A una settimana dalla strage di Nizza, dopo il cordoglio per gli 84 civili rimasti uccisi e le famiglie che hanno pianto i loro cari continuano le indagini sulle responsabilità legateall'attacco terroristico avvenuto il 14 luglio. Sappiamo che è stato il franco- tunisino Mohamed Lahouaiej Bouhlelad investire e uccidere uomini, donne e bambini di ogni età e ogni religione come fossero birilli ma ciò che ci si chiede oggi è come sia stato possibile tutto ciò? Come è riuscito l'attentatore a sfuggire alle forze dell'ordine spacciandosi per un autista che doveva consegnare gelati?
Quanto era sicura la Promenade des Anglais?Le dichiarazioni distamanedel quotidiano francese Liberation hanno scosso delle certezzedichiarando che al momento dell'attacco, nell'area di accesso pedonale allaPromenade des Anglais erano presenti due soli agenti della municipalechesembra siano statipresi alla sprovvista dal tir. Sembra infatti che il camion fosse salito sul largo marciapiede per farsi strada evitando ostacoli metallici lungo la Promenade. Secondo la prefettura per la festa della presa della Bastigliaerano state rafforzate le misure di sicurezza affidate alla Polizia Municipale ma quanto accaduto lascia tanti interrogativi in sospeso. Alcune persone presenti e sopravvissuteall'attentato terroristico hanno confermato quanto detto dal quotidiano francese che ha liberamente accusato il governo per non aver preso le giuste misure di sicurezza.
Perché il camion non è stato controllato? Stamattina il ministro degli interni Cazeneuve ha dichiarato che quello guidato dall'attentatore non era un camion frigo come inveceaveva affermato ilprocuratore Molins.Il ministro ha inoltre aggiunto che diverse forze di polizia si trovavano lungo la Promenadema evidentemente questonon è bastato.Stando a al quotidiano francese, che ha dedicato la copertina di oggi alla foto dei due agenti all'accesso dell'area pedonale della Promenade des Anglais, il tir avrebbe dovuto destaredei sospetti soprattutto in seguito agli ultimi attentati avvenuti in Francia.