C’è un grande sogno che riguarda la Polonia e a farlo è l’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, proprio in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù di quest’anno: una casa di accoglienza che sia però gestita dai giovani.
In questi giorni, infatti, il responsabile generale dell’associazione, Giovanni Ramonda, si trova in Polonia, insieme a 100 giovani della Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata nel 1968 da don Oreste Benzi. E l’idea che sta prendendo forma è quella di lasciare un segno concreto dopo questa bellissima esperienza di vita e di fede, vissuta insieme a Papa Francesco nella terra di San Giovanni Paolo II.
Ramonda ha raccolto nel 2008 l’eredità di don Benzi
Ramonda è arrivato alla Giornata Mondiale della Gioventù in Polonia lo scorso 29 luglio. Attraverso un comunicato stampa, ha spiegato come Papa Francesco ci inviti ad avere coraggio e a passare dalle parole ai fatti. Partendo da questo principio, è nata l’idea di aprire nella terra natale di San Giovanni Paolo II una casa di accoglienza dedicata ai poveri e agli emarginati. Questo non è un desiderio soltanto suo, ma è stato espresso anche dai cento ragazzi della Comunità Papa Giovanni XXIII, arrivati già nei giorni scorsi alla Giornata Mondiale della Gioventù sia dall'Italia che da altri Paesi del mondo.La Comunità Papa Giovanni XXIII ha aperto la sua prima casa famiglia nel 1973, in provincia di Rimini.
Si è poi estesa in molte altre regioni italiane. La prima casa famiglia all’estero è stata aperta in Zambia nel 1985. Oggi questa comunità è diffusa in tutto il mondo ed esistono più di sessanta case famiglia fuori dall’Italia.
Cambiare il mondo con i fatti
Raimonda ha espresso la sua gioia nel vedere tanto entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco di persona per cambiare il mondo fattivamente.
Il proponimento è quello di attivarsi subito per far diventare realtà questo sogno comune ispirato dalla GMG 2016, lasciando un segno concreto nella terra natale di San Giovanni Paolo II. Qualcosa di cui, veramente, se ne sente un gran bisogno.