Il destino del Fronte Al Nusra, gruppo armato creato in Siria dall'organizzazione terroristica Al Qaeda allo scopo di destabilizzare il governo di Damasco, sembra segnato. Il grosso delle milizie è attualmentesotto assedio ad Aleppo da parte dell'esercito regolare siriano e, in vista del possibile coordinamento militare antiterrorismo tra Stati Uniti e Russia, prospettato in questo giorni, i vertici del Fronte starebbero pensando di correre ai ripari. Non è comunque la prima volta che viene resa nota un'indiscrezione del genere e non è la prima volta che arriva una smentita, come in effetti è accaduto anche in questa circostanza.
I ribelli cercano di prendere le distanze dall'Islam radicale?
La situazione in Siria, per quanto riguarda le forze di opposizione al regime, è sempre stata piuttosto confusa. L'unica certezza è che il fronte rivoluzionario è stato "inquinato" nel corso degli anni dai combattenti di ispirazione jihadista, tant'è che oggi è molto difficile fare le dovute differenze. Il comportamento di queste milizie è stato tutt'altro che moderato, con frequentiattacchi ed esecuzioni sommarie tra la popolazione civile che hanno tracciato una lunga scia di sangue. All'inizio dell'anno era stata prospettata l'unione dei tanti gruppi attualmente impegnati nella lotta contro il regime, a patto però di un disimpegno da Al Qaeda e da tutte le componenti della galassia jiahdista.
Ma le fonti dirette del Fronte Al Nusra hanno puntualmente smentito la notizia. "Un nostro eventuale disimpegno - è stato il messaggio diffuso in Rete - deve essere concordato tra noi e la dirigenza di Al Qaeda". La notizia, pertanto, non avrebbe alcun fondamento.