C'è anche un italiano tra i feriti grave del tragico attentato di ieri sera a Nizza. Si tratta di Andrea Avagnina, piemontese, originario di San Michele di Mondovì (in provincia di Cuneo), L'uomo "è stato rintracciato - viene confermato all'agenzia LaPresse dal Comune del cuneese - nel reparto di rianimazione di uno degli ospedali" di Nizza. Le stesse fonti spiegano che non si hanno al momento notizie della moglie dell'uomo che era insieme a lui al momento dell'attentato.
Attentato a Nizza: 84 morti accertati, più di 200 i feriti
Diversi i parenti dei due coniugi piemontesi che si trovano nel palazzo comunale di San Michele di Mondovì, in attesa di avere le ultime notizie da Nizza sui loro cari.
Il sindaco della cittadina del cuneese, Domenico Michelotti, resta nel frattempo in continuo contatto con la Farnesina e il Consolato italiano a Nizza. Intanto, si fa sempre più tragico il bilancio dei morti nella strage di Nizza. Secondo quanto riferito dal procuratore francese Francois Molins sono 84 le persone morte, ma il bilancio "potrebbe essere rivisto - ha spiegato - al rialzo". Dieci i morti tra bimbi e adolescenti, mentre i feriti sono 202, 52 dei quali in condizione gravissime e 25 persone sono in rianimazione.
L'attentatore di origini tunisine già noto alla polizia francese
Il terrorista che ieri sera, alla guida del camion, si è schiantato su una marea di persone a Nizza è originario dalla Tunisia.
Si chiama Mohamed Lahouaiej Bouhlel, ha 31 anni, ed è già conosciuto alle forze di polizia francesi e ai servizi segreti "ma non era mai stato oggetto - ha spiegato il procuratore francese Francois Molins - della minima segnalazione di radicalizzazione". Ancora l'attentato non è stato "ufficialmente" rivendicato dall'Isis, ma secondo Molins "corrisponde esattamente - ha dichiarato - agli appelli di omicidio delle organizzazioni terroristiche islamiche diffusi sulle loro riviste". Secondo quanto riferito dalla procura, il terrorista entrato in azione a Nizza, dopo la strage, ha sparato all'impazzata su alcuni poliziotti che hanno risposto col fuoco uccidendolo.