Eroina nascosta negli zaini e nelle cartelle per essere venduta sui treni e nelle stazioni. È questa la drammatica scoperta degli inquirenti dopo una lunga serie di intercettazioni e pedinamenti che hanno portato questa mattina all’arresto di un 31enne in via Belfast nel quartiere di Wedding. Il fermo dello spacciatore ha condotto gli investigatori sulle tracce di una pericolosa banda di trafficanti a Berllno. Una sentenza del tribunale ha fatto scattare le perquisizioni nella mattinata di ieri. Durante le ricerche effettuate in sette appartamenti nelle zone di Reinickendorf e Spandau gli agenti hanno sequestrato diverse bilance di precisione, materiali di imballaggio, 49 telefoni cellulari, tablets, un numero imprecisato di coltelli, bombolette di spray urticante, sette pistole e nove passaporti.

Inoltre, la polizia ha scoperto durante le ricerche circa 2,6 chilogrammi di eroina, depositati negli zaini per la scuola insieme a piccole quantità di hashish e marijuana. In alcuni péluches oltre alle sostanze stupefacenti, sono stati ritrovati 20.000 euro. I poliziotti hanno arrestato sette uomini, tra cui alcuni ragazzi dai 14 a 17 anni e due donne. La banda agiva lungo la famigerata linea U6 della metropolitana vendendo l’eroina lungo il tragitto tra le stazioni di Reinickendorfer Str. e Afrikanischer Str. Le indagini proseguono per individuare eventuali altri membri dell'organizzazione.

Un'emergenza che impone soluzioni immediate

A Berlino, spesso, eroinomani si nasce. Nella maggior parte dei casi i minori crescono con i genitori tossicodipendenti e, ad oggi, il Sozialamt non possiede gli strumenti per combattere quella che è ormai diventata una vera e propria emergenza, una piaga sociale sempre più estesa.

La quantità di eroina e di droghe sintetiche sequestrate dalla polizia – peraltro – rappresenta una frazione trascurabile all’interno di un mercato in costante espansione. L’eroina è disponibile ovunque e produce un giro di affari che arriva a toccare dai cinquecentomila a un milione di euro al giorno. "Berlino venduta agli spacciatori" titolava Bild in un’inchiesta pubblicata a fine 2015.

E le linee adottate fino ad oggi da politici e amministratori per contrastare l’allarmante fenomeno si sono rivelate fallimentari, come ammette la polizia stessa.

“A Berlino si preferisce avere ‘isole di spaccio’ piuttosto che dover controllare tutto dovunque” ha dichiarato un funzionario della polizia criminale. A conti fatti, non sono queste le strategie che ci si aspettava dalla “locomotiva d’Europa”.