In attesa che a settembre il parlamento si esprima sulla proposta di legalizzazione della cannabis presentata dall'Intergruppo Cannabis legale lo scorso 25 Luglio, è di oggi la notizia che alcuni attivisti dell'Associazione Freeweed, da anni impegnata sul fronte della liberalizzazione della cannabis, sono stati arrestati per reati connessi al possesso di cannabis, dopo che avevano svolto un volantinaggio informativo in favore della legalizzazione della cannabis a Roviano, in provincia di Roma. Lo rende noto il presidente dell'associazione Stefano Armanasco, con una nota sul sito freeweed.it e su Facebook.

Arrestati dopo il volantinaggio saranno processati per 'direttissima'

I giovani sono stati arrestati durante il rientro da Roviano, dove avevano allestito un banchetto informativo e distribuito volantini sul tema della legalizzazione dei derivati della canapa indiana. Armanasco rende noto che gli arrestati saranno processati "per direttissima" domani mattina nel Tribunale di Tivoli, ma afferma di non essere a conoscenza dei motivi che hanno portato all'arresto.

Il semplice possesso per uso personale della sostanza non è un reato sanzionato penalmente, e sui gruppi Facebook dell'Associazione in molti ipotizzano che siano stati accusati di spaccio, come talvolta avviene anche ai consumatori trovati in possesso di un quantitativo superioreaquello ritenuto dalla leggeammissibileperl'uso personale.

"Posso garantire che gli arrestati non sono spacciatori" scrive sul suo profilo il presidente dell'associazione, che lancia un appello affinché cessi la persecuzione dei consumatori di cannabis e l'arresto dei consumatori della sostanza.

Il duro sfogo dell'associazione antiproibizionista

I ragazzi di Freeweed - che nelle scorse settimane sono stati ricevuti in audizione in parlamento per presentare le proprie osservazioni alla proposta di legge antiproibizionista dell'Intergruppo cannabis legale - con una nota pubblicata sul sito affermano di considerare l'arresto degli attivisti alla stregua di "un atto di intimidazione politica", e ci tengono a precisare che nessun membro dell'associazione, dedita a campagne informative sui danni del proibizionismo e sui benefici che deriverebbero dalla legalizzazione, è dedito allo spaccio di sostanze.

"Viene arrestato chi lotta per la libertà di tutti" si legge nel comunicato, che prosegue accusando le politiche proibizioniste di colpire i consumatori e non i narcotrafficanti. L'associazione conclude precisando di non avercela con le forze dell'ordine, che si limitano ad eseguire gli ordini ed imporre il rispetto delle leggi, bensì con "il cuore del sistema", considerato "marcio e sporco".