Gli Stati Uniti hanno effettuato attacchi aerei sulle postazionistrategiche del cosiddetto Stato Islamico in libia, a seguito di una richiesta da parte del governo sostenuto dalle Nazioni Unite. I primi bombardamentisono stati effettuati in luoghi specifici a sirte, che è controllata dall’ ISIS, un aereo americano ha distrutto un carro armato e due veicoli ISIS, che rappresenta una minaccia per i combattenti libici che cercano di riprendere la città.

Il portavoce del Pentagono Peter Cook ha detto: " Gli attacchi segnano l'inizio di una campagna aerea militare degli Stati Uniti coordinata con il governo libico”.

Questi bombardamenti sono stati autorizzati dal presidente Barack Obama dopo una consultazione con il Segretario della Difesa statunitense Carter e il capo dello Stato maggiore congiunto Dunford. Gli attacchi aerei coinvolgono velivoli pilotati e droni senza pilota. Questi non sono i primi, ci sono già stati due attacchi, nel mese di novembre e febbraio. Una campagna aerea avanzata contro i jihadisti potrebbe accelerare l’allontanamento di militanti dalla loro più grande roccaforte nel paese.

Orrore e decapitazioni

L’ISIS controlla Sirte dallo scorso agosto, la città ha attirato l'attenzione internazionale a febbraio 2015, quando un video dell’ ISIS ha mostrato i suoi combattenti decapitare 21 uomini rapiti a Sirte.

Nel suo nuovo rapporto, “Human Rights Watch” dice di aver documentato 28 altre uccisioni nella zona Sirte tra la metà di febbraio 2015 e la metà di febbraio 2016. Scene di orrore - decapitazioni pubbliche, cadaveri in tute arancione, combattenti mascherati che rapiscono gli uomini dai loro letti durante la notte.

Il gruppo terroristico ha devastato Sirte, non c’è cibo, medicine, carburante e denaro per i suoi residenti e le case sono state sequestrate, saccheggiate e distrutte.

Più di due terzi degli 80.000 abitanti di Sirte sono fuggiti. A parte l'Iraq e la Siria, la presenza dei terroristi in Libia è la più sviluppata e la più pericolosa e la vicinanza della Libia verso l'Europa potrebbe segnare l’inizio di attacchi terroristici nei paesi Europei.