Il monumento più famoso del mondo, ovvero il Colosseo di Roma, invaso da adolescenti, ma non solo. Si tratta di interesse per la cultura e per la storia dell’antica Roma? Neanche per sogno, sono tutti alla ricerca dei Pokemon. Nella Capitale si è tenuto ieri, domenica 31 luglio, la prima tappa del tour italiano dedicato ai Pokemon Go, il gioco più popolare del momento, una prima tappa che ha toccato le vie più suggestive di Roma. Gli appassionati si sono dati appuntamento attraverso i social e la presenza è stata massiccia, tutti con le fotocamere accese alla ricerca di un Pokemon.

Il raduno non ha coinvolto solo adolescenti, ma anche tanti adulti sempre più attratti dal videogioco per Iphone e dispositivi Android al centro dell’attenzione mediatica ormai da settimane. I partecipanti al raduno sono stati divisi in squadre e ai più bravi sono andati diversi premi. Sui social sono miglia i commenti riguardanti l’evento, molti si chiedono se fosse il caso di "profanare" un monumento simbolo della storia e della cultura per dar sfogo ad una moda sulla quale ci sarebbe molto da discutere.

Tedeschi eludono sistemi di controllo e riescono ad entrare dentro il Colosseo

il Colosseo in questi giorni però non è stato solo meta preferita dei cacciatori di Pokemon, ,a l’anfiteatro più famoso al mondo ha ricevuto un’altra visita destinata a scatenare molte polemiche.

Due turisti tedeschi, infatti, hanno postato su Youtube un video attraverso cui dimostrano di essere riusciti ad entrare di notte all’interno del Colosseo superando tutte le barriere senza grossi problemi. Uno dei due turisti è flavius Vasily, ventenne, che ha scritto di aver trovato un varco e dopo tutto il resto è stato molto semplice.

Nel video i due riprendono l’uscita dalla metro e l’avvicinamento all’anfiteatro dove sono riusciti ad entrare eludendo la video sorveglianza. I fatti si sono registrati un paio di mesi fa, ma la notizia era rimasta inosservata, ma poi il video è stato ripreso dall’agenzia Daily Mail ed è balzato agli onori della cronaca. Si tratta di un video destinato di certo a scatenare una polemica interna sull’efficienza e l’efficacia dei sistemi di controllo e sicurezza finalizzati alla tutela di uno dei monumenti più famosi al mondo.