Da una recente notizia diffusa dal Der Spiegel, una tra le riviste settimanali più lette in Germania, sarebbe trapelato che un nuovo pianeta molto simile alla Terra è stato scoperto dall'organizzazione astronomica internazionale, l'European Southern Observatory. Tuttavia l'informazione non è ancora stata confermata dalla stessa ESO, ma l'annuncio ufficiale dovrebbe avvenire prima dell'inizio del mese di settembre. Altri pianeti extrasolari sono già stati scoperti e studiati, ma l'eccezionalità di questo ritrovamento è l'estrema vicinanza alla Terra, quindi ancora all'interno di quella considerata come "fascia abitabile".

Le caratteristiche del nuovo pianeta

Questa probabile nuova Scoperta sarebbe da considerarsi epocale, in quanto il nuovo pianeta disterebbe da noi solamente 4,23 anni luce, a differenza di Kepler 452b, il pianeta gemello della Terra scoperto poco più di un anno fa, che invece dista la bellezza di 1400 anni luce. Da quanto riportato, il nuovo pianeta girerebbe attorno alla stella Proxima Centauri, una nana rossa più piccola del sole, e la distanza che li separerebbe sembrerebbe sufficiente per far si che non ci siano temperature troppo elevate, ma anche che l'acqua possa mantenere una forma liquida senza congelare. Tra i pianeti esasolari di massa rocciosa rivenuti e confermati fino ad ora, sembrerebbe proprio essere quello più vicino a noi e con le caratteristiche più simili.

La tecnologia avanza

Purtroppo anche se tutte le somiglianze alla Terra venissero confermate, è improbabile che siano presenti forme di vita evolute con sistemi tecnologici in grado di comunicare, perchè data la stretta vicinanza attraverso un semplice sistema di onde radio si sarebbe già potuti entrare in contatto. Piuttosto, guardando al futuro, sono già stati comunicati un paio di progetti potenzialmente in grado di farci fare degli enormi passi avanti.

Uno tra questi è quello a cui ha preso parte anche il famoso imprenditore statunitense Mark Zuckerberg, il programma è stato presentato solo pochi mesi fa e prevede di lanciare delle piccole sonde nel sistema di Alpha centauri, attraverso la spinta di un fortissimo laser.