La storia ci insegna che quando accade qualche immane tragedia e qualcuno, conseguentemente, deve prendere delle responsabilità, s'invoca quello che per i più furbi è un uso consolidato: lo scaricabarile. Si, perché in questi casi la cosa importante è uscirne sempre immacolati epuliti.
La scuola di Amatrice crollata a metà
Le immagini della Scuola di Amatrice crollata a metà è forse il simbolo più pregnante di quanto detto. Una scuola - un edificio pubblico dove i genitori hanno "l'obbligo" di mandare i bambini - di recente ristrutturazione - i lavori effettuati risalgono al 2012 - che, quindi, in teoria non doveva sbriciolarsi come neve al sole, e invece appare in piedi solo a metà.
Immagine che ha destato la curiosità di molti, che si sono domandati per quale motivo solo una parte della strutturaabbia resistito.
Sin dalle prime ore dopo il Terremoto, quindidei conseguenticrolli, il Sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, aveva manifestato l'intenzione di costituirsi parte civilenell'ambito dell'inchiesta avviata dallaProcura di Rieti,per far luce circa le cause del crollo dicentinaia di edifici - pubblici e privati.
Le parole dell'imprenditore che ha eseguito i lavori
Ma l'imprenditore edile che ha eseguito i lavori di ristrutturazione nella scuola di Amatrice, rompe il silenzio perporre fine allo sciacallaggio mediatico cui è stato sottoposto. "Per quella scuola mi sono occupato solo di fare il miglioramento" dice Gianfranco Truffarelli - l'imprenditore edile proprietario dellaEdilqualità srl, la ditta che ha eseguito i lavori nella scuola di Amatrice - e aggiunge: "la mia ditta vinse due gare d'appalto per quella scuola, una riguardava il miglioramento della struttura, l'altra la messa in sicurezza antisismica solo di una parte della struttura".
Come riferito dall'imprenditore nei capitolati di appalto c'erano delle richieste specifiche e lui ha semplicemente effettuato i lavori sulla base delle indicazioni del capitolato. L'imprenditore chiosa dicendo: "il Sindaco di Amatrice sa bene quali lavori sono stati eseguiti e dove".
Si, perché per quanto possa sembrare assurdo - secondo quanto riferito dall'imprenditore - uno dei due appalti riguardava l'adeguamento antisismico solo di una parte dell'edificio scolastico.
Una cosa apparentemente illogica, ma possibilmente giustificata dall'ingente impegno finanziario che avrebbe comportato seguire questo tipo di lavori sull'intera struttura.
Tutti i documenti circa i lavori eseguiti furono depositati - secondo quanto impone la legge - presso gli uffici del Genio Civile, preposti proprio al controllo del bontà dei lavori effettuati.
Speriamo solo che si riesca veramente a far luce sulle eventuali colpe, omissioni o leggerezze affinché si aprano le patrie galere per chi ha scambiato la scuola e le vite dei bambini, solo come un'occasione di business.