Ogni cittadino italiano di buon cuore cerca di aiutare come può in questo momento di grande dolore, incertezza e smarrimento. Ed in questa gara di solidarietà - fatta di aiuti in denaro, cibo, vestiti, volontariato - c'è da segnalare il singolare quanto utile contributo di un giovane ingegnere bolognese, che ha analizzato e commentato su un noto social network le immagini degli edifici crollati, evidenziando gli errori di costruzione.

Un ingegnere al servizio della collettività

Il giovane professionista in questione si chiama Gherardo Gotti, 32 anni residente in una ridente cittadina in provincia di Bologna.

"Il mio contributo di solidarietà, non potendo fare altro" si legge in un commento fatto dallo stesso ingegnere sul suo profilo social in riferimento alle immagini postate; e aggiunge: "sperando che possa essere d'aiuto e che possa smuovere qualche coscienza".

Per chi non è pratico di tecniche di costruzioni e di edilizia non è facile districarsi tra terminologie di non facile comprensione, meno che mai capire fino in fondo quali potrebbero essere le parti della propria casa da attenzionare e mettere in sicurezza. I commenti fatti alle 19 immagini pubblicate sul social, con il preciso scopo di diffusione e condivisione, appaiano sin da subito chiare e di facile comprensione.

L'analisi degli errori di costruzione attraverso le immagini degli edifici crollati

Tra le immagini più eloquenti condivise dal giovane professionista, si possono vedere quelle relative ad un cordolo di cemento armato sovrapposto ad una struttura fatta di pietra e sabbia, che ne ha determinato quindi l'inevitabile cedimento.

Perché, come spiega lo stesso ingegnere, è come se si mettesse una mattonella pesante su un castello di sabbia.

Ma anche le pietre degli edifici,ormai rovinosamentesparse sul selciato polveroso e che odora ormai di morte, sembrano parlare. Infatti, il giovane bolognese fa notare come nella maggior parte dei casinon siano state ben squadrate.

Un errore grossolano e grave nella costruzione di un edificio, specialmente in zone a forte rischio sismico, poiché in caso di Terremoto le forze energetiche passano attraverso le parti più deboli, determinando anche in questo caso la rottura ed il crollo dell'edificio.

In altri casi, vengono mostrate foto di quelli che potrebbero essere chiamati dei virtuosismi a metà, ovvero la scelta di costruire un solaio d'acciaio - che ha sorretto le pareti dell'edificio - rovinata dalla insensata sovrapposizione di cordoli di cemento armato. Immagini purtroppo che si ripetono, che evidenziano nella maggior parte dei casi la scelta insensata e pericolosa che ha portato a queste immane tragedia: 291 morti, più di 300 feriti, migliaia di sfollati.