La tensione è tanta, ma i soccorritori anche se stremati continuano a salvare le persone che sono rimaste intrappolate fra le macerie dei luoghi devastati dal Terremoto. Nonostante questo ci dicono gli esperti che le probabilità di salvarsi calano vertiginosamente dopo 48 ore. Comunque non bisogna scoraggiarsi poiché sono tanti i casi fortunati di cui abbiamo notizia e che hanno fatto il giro del mondo. Sopravvivere sotto i detriti di un palazzo crollato non è solo questione di fortuna ma anche di forza di volontà.

Come sopravvivere sotto le macerie

L'età gioca un ruolo molto importante, infatti i giovani hanno molte più probabilità di sopravvivere ad un crollo delle persone anziane, ma c'è da dire che un uomo di 100 anni è sopravvissuto 8 giorni sotto le macerie durante il terremoto del 23 novembre 1980, per questo è stato chiamato il "nonnino del terremoto". Inoltre essere correttamente idatati e nutriti ci permette di sopravvivere più tempo senza morire di fame o di sete. La fortuna gioca invece un ruolo molto importante quando si parla di ferite. Dobbiamo considerare che il cuore è già provato dallo stato di choc che si prova a seguito di un sisma, per cui essere feriti potrebbe portare a scompensi di pressione o a problemi respiratori nel caso in cui un masso ci sia finito sul torace.

La forza di volontà

Per sopravvivere sotto le macerie si deve avere una buona dose di fortuna nel trovarsi avvolti in una bolla d'aria, che garantisca riserve di ossigeno per parecchio tempo. Per aumentare le possibilità di sopravvivenza è molto utile avere la fortuna di ritrovarsi in un luogo con delle risorse di acqua e di cibo.

Ma la fortuna non è tutto, poiché si deve avere una grande forza di volontà. Per esempio a seguito del terremoto del Nepal un uomo di 28 anni rimase incastrato sotto le macerie per 82 ore, il ragazzo ha dichiarato che per idratarsi ha bevuto la sua urina. Il record lo detiene peròReshma Begum, che è sopravvissuta sotto le macerie del suo palazzo per ben 17 giorni.