Un’intera famiglia di braccianti agricoli si era completamente dedicata ad una nuova attività familiare che sarebbe servita ad “arrotondare ed incrementare i guadagni”. Sfruttando la loro sapienza agraria e le loro conoscenze nel campo della coltivazione, una famiglia siciliana composta da marito, moglie e figlio si è data alla coltivazione ed allo spaccio di marijuana, creando una vera e propria azienda familiare.

I tre membri della famiglia sono stati colti in fragranza di reato ed arrestati a Pachino, con l’accusa di detenzione e produzione ai fini di spaccio, di marijuana ed altre Sostanze stupefacenti; Sono state rese note le generalità dei tre “coltivatori”: il padre G.

A.di 51 anni, la madre R. R.di 46 anni ed il figlio S. A.di 27 anni. L’intero nucleo familiare è stato trovato in possesso di 74kg totali di sostanza stupefacente che, sul mercato, gli avrebbe fatto guadagnare circa 100.000 euro.

Le indagini

I carabinieri indagavano da tempo sulla famiglia A. ed hanno scoperto l’attività di detenzione e spaccio grazie alla loro conoscenza del territorio ed a diverse perlustrazioni; Nella periferia di Siracusa infatti, i carabinieri della città, avevano notato un sospettoso via vai di persone . Una volta individuata la residenza familiare, grazie ad un mandato di perquisizione, le Forze dell’Ordine hanno potuto effettuare un controllo dettagliato dell’ abitazione dove, all’interno di una stanza che veniva utilizzata come deposito attrezzi, hanno riscontrato una quantità approssimativa di 4 kg di sostanza stupefacente già essiccata precedentemente e pronta alla divisione ed al confezionamento; successivamente la marijuana sarebbe stata venduta.

Oltre a queste dosi, appese a dei fili, sono state rinvenute circa 10 kg di piante di canapa indiana, anche questa pronta all’essicazione. Nella stessa stanza è stata rinvenuta una bilancia da cucina ed un frullatore elettrico: gli utensili sicuramente venivano usati dalla famiglia per sminuzzare le foglie della sostanza stupefacente.

Nel terreno accanto alla casa, in un luogo abbastanza nascosto , sono state rinvenute altre 10 piante di canapa indiana alte più di due metri e di circa 60 kg.

La sostanza stupefacente ricavata, sarebbe stata suddivisa dalla famiglia produttrice in circa 20.000 dosi pronte per essere piazzate sul mercato nazionale ed estero. I tre abili commercianti sono momentaneamente agli arresti domiciliari, in attesa dl processo.