La Farnesina indaga sul rapimento di due tecnici italiani, avvenuto ieri mattina a Ghat, nel sud della libia, al confine con l'Algeria. La situazione è molto delicata e si deve lavorare con la massima riservatezza.

Dinamica del rapimento

Il rapimento è avvenuto fra le 7 e le 8 di lunedì 19 settembre, mentre i tecnici si stavano recando sul posto di lavoro. Alcuni uomini armati e mascherati, dopo aver bloccato l'auto, avrebbero costretto i tre tecnici, due italiani e un canadese, a salire a bordo di un fuoristrada. L'autista, invece, è stato trovato legato in una zona definita "desertica" dagli informatori, e pare sia stato proprio lui a raccontare la dinamica dei fatti.

La notizia del sequestro era stata data dal sindaco di Ghat, Komani Mohamed Saleh, il quale aveva parlato di una vicenda che si sarebbe conclusa in poco tempo, poiché in quella zona sono ricorrenti i rapimenti a scopo di estorsione. Con il passare delle ore, però, la situazione è diventata allarmante, perché non è giunta alcuna richiesta di riscatto.L'intelligence conosce bene quest'area, popolata da tribù Tuareg e trafficanti di ogni tipo. Dopo la tragica conclusione del rapimento dei 4 italiani della Bonatti, di cui 2 uccisi aSabratha, la situazione si complica.

Gli esperti della sicurezza definiscono questi luoghi come non altamente pericolosi. In realtà, si tratta di una tranquillità solo apparente, poiché si svolgono puntualmente attività di contrabbando di armi, sigarette e anche di esseri umani, senza trascurare che fungono da passaggio per uomini appartenenti alle cellule di Al Qaeda e dell'ISIS.

La situazione politica al momento è delicata, poiché l'ONU sta appoggiando la costituzione di un governo nazionale locale, che sia in grado di contrastare lo stato islamico, e l'Italia sta sostenendo questo progetto.

Chi sono i tecnici rapiti

I tecnici sono Bruno Cacace di 56 anni della provincia di Cuneo, e Danilo Calonego di 66 anni di Belluno.

Lavorano in Libia da molti anni per laCon.I.Cos, società di Mondovì (Cuneo), impegnata nella manutenzione dell'aeroporto di Ghat, città sotto il controllo del governo di unità nazionale di Tripoli. Del tecnico canadese, invece è stato reso noto solo il nome, Frank.