Dopo la gestione dell’emergenza mediante la predisposizione di tende da campo, occorreranno altri sette mesi per la costruzione ed il trasporto delle casette prefabbricate, utili per permettere agli sfollati del centro Italia, di tornare nel loro territorio.Questo il punto saliente del discorso tenuto dal numero uno della Protezione Civile, davanti agli sfollati di accumoli.La volontà è quella di accelerare il processo di chiusura delle tendopoli, per avviare il prima possibile la fase di ricostruzione, di concerto con i sindaci e i Comuni.
Sarà inoltre data la possibilità, ai cittadini colpiti dal sisma, di fare domanda per chiedere di essere ospitati negli Alberghi di San Benedetto del Tronto, o per chiedere di fruire del contributo per coloro che decidono di provvedere con una sistemazione autonoma.
L’operazione dei militari impegnati sul campo
L’impegno dei militari continua, oggi è stato infatti completato il bypass al ponte “Tre occhi”, che consentirà il ripristino della viabilità nell’accesso principale alla città di Amatrice.
Sarà inoltre possibile per i mezzi pesanti, di portare via le macerie, attività indispensabile per avviare i futuri lavori di ricostruzione.
Sono un migliaio, i militari impegnati 24 ore su 24 nell’operazione di ripristino dei luoghi colpiti dal sisma, mediante l’ utilizzo di numerosi mezzi di trasporto, autogru ed escavatori.
Operazione portata avanti in sinergia con Protezione Civile, Vigili del Fuoco e Azienda strade Lazio.
La terra trema, ancora una volta
Mentre il numero uno della Protezione Civile parla ai cittadini di Accumoli, la terra torna a tremare, dopo le scosse di magnitudo 4.5 nella notte scorsa a Macerata, che sono state avvertite sino nella capitale.
Fortunatamente, solo spavento e qualche edificio lesionato a Norcia, come ha comunicato il sindaco Nicola Alemanno, l’evento tellurico non ha provocato feriti, e i crolli hanno interessato le sole antiche mura della città.
Le continue scosse di terremoto, aggravano inevitabilmente la situazione, infatti la gente vive con la paura, perché gli smottamenti continuano, ma mancano gli interventi in termini di messa in sicurezza degli ambienti e degli edifici.
Dal 24 agosto ad oggi, sono più di 4300 le scosse che hanno colpito il centro Italia,fra le più forti di sempre per forza ed intensità.
Sciacalli all’opera
Sono stati fermati dalle forze di polizia locale, nel mezzo della notte, con un furgone pieno di generi di prima necessità.Non si fermano le azioni degli sciacalli, che fingendosi volontari, riescono ad accedere alle tendopoli, riuscendo così a fare razzia dei beni destinati agli sfollati.
Intanto, la Procura di Rieti, prosegue le indagini,estendendo il suo operato alle abitazioni private, indagando sulle cause che hanno portato al crollo degli edifici colpiti dal sisma.
Si tratta degli edifici privati che usufruirono dei finanziamenti del sub-commissario per il sisma del 1997, i cui proprietari avevano segnalato di aver subito danni.