La Procura di Rieti con il supporto della Guardia di Finanza, ha avviato in queste ore le indagini per l’acquisizione della documentazione di circa cento edifici, sia pubblici che privati, siti ad amatrice, tristemente nota per il terremoto di qualche giorno fa.

Il sospetto dei pm è che dopo il terremoto che colpì l’Umbria nel 1997, gli interventi di collaudo anti sismico sugli edifici pubblici ed i certificati per le case private, siano stati falsificati o comunque non compiuti secondo la normativa vigente in materia.

I fatti

La scuola Capranica di Amatrice e l’Hotel Roma, erano indicati nei piani della protezione civile come luoghi sicuri e tra le sedi a disposizione nei piani d’emergenza del Comune.

Ma anche il Campanile di Accumoli, la caserma dei Carabinieri e la Torre Civica, erano considerati edifici collaudati secondo i requisiti di antisismicità richiesti per gli edifici presenti sui territori a rischio terremoto.

Si parla anche di un documento, già nelle mani degli inquirenti, che presenterebbe le irregolarità compiute nella ristrutturazione degli edifici pubblici nei due paesi della Provincia di Rieti dopo il terremoto che nel 1997 colpì Umbria, Lazio e Marche.

La relazione conterrebbe informazioni riguardanti 21 appalti, assegnati per la messa a norma degli edifici già colpiti dal sisma, indicando i tipi di interventi effettuati, le ditte coinvolte e i nomi dei progettisti.

Eppure, nonostante gli interventi post sisma 1997, molti edifici pubblici e case private sono crollate, per questi motivi i pm parlano di certificati falsificati e di interventi anti sismici mai effettuati.

Negligenze strutturali che sono costate molte vite, 292 vittime e 2.925 sfollatie il dolore di chi ha perso tutto, casa e affetti.

La prima fase delle indagini è iniziata lunedì scorso con il sequestro della scuola di Amatrice “Romolo Capranica”, e proseguirà con le azioni degli uomini della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale, volte a sequestrare i rimanenti edifici pubblici demoliti dal sisma.

Parallelamente, la Procura acquisirà tutta la documentazione amministrativa che giace sotto le macerie dei municipi dei comuni reatini.

Sulla base delle attività che stanno compiendo i tecnici dei vigili del fuoco, saranno poi avviate le mappature degli edifici danneggiati, sulle quali saranno poi chiamati a lavorare i consulenti tecnici che la procura si appresterà a nominare.

Inizieranno poi gli interrogatori e le acquisizioni di informazioni da parte dei tecnici comunali e degli amministratori locali.

Per gli edifici privati invece, la guardia di finanza avvierà una campionatura dei materiali utilizzati negli edifici danneggiati, per capirne la qualità e la reale portata anti sismica.

Verifiche che presumibilmente si concentreranno maggiormente sulla scuola di Amatrice ed il campanile di Accumoli, enormemente danneggiati nonostante gli interventi di miglioramento e consolidamento anti sismico ai quali furono sottoposti.

Nel mentre, la magistratura ascolana aprirà un’indagine per disastro colposo e omicidio colposo, per il momento a carico di ignoti.

La scuola elementare di Arquata del Tronto e l’ospedale di Amandola sono al centro dell’attenzione, dove i primi sopralluoghi effettuati questa mattina, hanno evidenziato anomalie strutturali, in particolare su alcune abitazioni civili che presentavano tetti in cemento armato poggiati su strutture di pietra non in grado di sostenerli.