Durante la notte tra il 19 ed iI 20 settembre un convoglio umanitario, che scaricava generi di prima necessità, è stato attaccato, probabilmente, dall'aviazione governativa. Il fatto è accaduto in una zona ad ovest di Aleppo controllata dalle milizie ribelli al governo di Damasco, ed ha causato almeno 20 morti. La ripresa delle operazioni militari da parte del governo siriano, a partire dal pomeriggio di lunedì, ha, di fatto,posto fine al "cessate il fuoco"dichiarato congiuntamente, solo una settimana fa, da Mosca e Washington.

La situazione siriana, si aggrava così ulteriormente per la popolazione civile, vista anche l’intenzione dell’ONU e di alcune organizzazioni non governative di sospendere gli interventi umanitari.

La tregua aveva già subito un duro colpo nella giornata di sabato, quando jet statunitensi avevano bombardato una caserma siriana nell’est del paese causando più di 60 vittime tra i militari fedeli al regime. Come sempre avviene in questi casi, è già iniziato il teatrino delle reciproche accuse. Il regime siriano si dichiara estraneo al raid sul convoglio umanitario mentre accusa le milizie ribelli di non rispettare un cessate il fuoco che peraltro non hanno sottoscritto. Gli Stati Uniti accusano la Russia di non riuscire a controllare lo storico alleato Assad, di contro la Russia accusa gli Stati Uniti di favorire l’ISIS attaccando le truppe governative.

In questo scenario di balcanizzazione del conflitto siriano, dove è oggettivamente difficile capire chi sta effettivamente con chi, non va poi dimenticato un altro importante attore: la Turchia del sempre più ambiguo Erdogan che, dietro la facciata della guerra all’ISIS, mal cela l'intenzione di scongiurare la nascita di uno stato curdo ai propri confini, temendone la forza attrattiva nei confronti del fronte curdo interno.

La verità è che in Siriasi sta giocando una partita geopolitica tra grandi potenze internazionali che difendono ognuna i propri interessi ed in cui ancora non vi è un vincitore, ma solamente uno sconfitto: il popolo siriano.