La Procura della Repubblica presso il tribunale di Avellino ha sottoposto a sequestro l'edificio che ospita la Scuola "Enrico Cocchia" di zona Cappuccini perché le indagini svolte nelle scorse settimane avrebbero evidenziato carenze strutturali in relazione alla normativa anti sismica. Risorse difficili da reperire, se non impossibili. Le attività sono state svolte dal comando provinciale dei carabinieri al termine del normale orario delle lezioni. Riunione urgente al Comune di Avellino per trovare una soluzione alternativa agli ottocento studenti che da domani, in caso contrario, non potranno partecipare alle lezioni.

Al momento gli alunni sono senza sede. I dubbi sulla efficienza strutturale dell'edificio risalgono ai primi giorni del mese di settembre quando alcuni genitori hanno manifestato le loro perplessità per la inidoneità dei locali, ma le lezioni sono state tenute regolarmente.

Le tensioni sono aumentate dopo le recenti scosse di terremoto registrate nell'Italia centrale, tenuto presente che la provincia di Avellino è zona sismica di prima categoria. Tre settimane fa, a conclusione della prima fase delle indagini, la Procura della Repubblica irpina ha sottoposto a sequestro il terzo piano dell'istituto scolastico ed ha emesso due informazioni di garanzia contestando il reato di omissioni in atti di ufficio al sindaco, Paolo Foti, e all'assessore ai lavori pubblici, Costantino Preziosi: un atto dovuto, hanno chiarito le parti interessate, in relazione alla funzione che entrambi svolgono nell'ambito dell'edilizia scolastica.

Successivamente pare che le indagini siano state ampliate ad altri tecnici comunali.

Nonostante le proteste dei genitori degli iscritti alla Cocchia, le lezioni sono proseguite regolarmente e si attendeva, proprio in queste ore, il provvedimento di dissequestro del terzo piano invocato da chi aveva ipotizzato che dietro all'inchiesta si nascondessero motivazioni di altra natura rispetto alla tutela della pubblica e privata incolumità.

Ieri mattina, 29 ottobre, i carabinieri hanno eseguito il provvedimento di sequestro. Il dirigente scolastico ha prontamente inviato a tutti i docenti un messaggio per comunicare loro che la scuola era stata chiusa dal tribunale a tempo indeterminato.