Lite a Mattino 5 tra Federica Panicucci e lo piscologo Raffaele Morelli. Purtroppo la cronaca racconta sempre più spesso di scuole materne nelle quali le maestre, che dovrebbero garantire cure, attenzioni e disciplina adeguata alla giovanissima età degli alunni, si rivelino, dopo l'impietoso sguardo delle telecamere montate di nascosto dalle forze dell'ordine, come aggressive e violente abusando del loro potere. A Mattino 5 si discuteva proprio di questo, ma anche, con uno sguardo all'altra parte della barricata, ricordando un principio di civiltà ormai antichissimo, sulla possibilità delle maestre di difendersi dalla psicosi diffusa di madri ansiose e nevrotiche.

Lo psicologo Raffaele Morelli contro le moderne madri nevrotiche.

Lo psicologo Raffaele Morelli si è detto preoccupato per la nascita e l'avanzamento di una nuova generazione di madri ansiose e nevrotiche, a suo dire poco inclini a comprendere che il bambino possa comunque avere degli scontri, creando un parallelismo con le scene che i genitori dei piccoli vivono in casa, al momento di preparsi per andare a scuola. Quindi, secondo lo psicologo, le madri che perdono la pazienza sono madri sane, perchè è normale per una madre avere uno scontro con il figlio.

Federica Panicucci invita Raffaele Morelli a moderare il linguaggio.

I toni si alzano, Raffaele Morelli usa parole forti contro chi vuol mandare alla gogna mediatica immediatamente qualcuno senza dargli la possibilità di difendersi e sulla base di pochi fotogrammi visti in tv, ma Federica Panicucci con un semplice "Le parolacce dille a casa tua", impone allo psicologo di placarsi e usare un linguaggio appropriato ad una diretta televisiva, in un orario in fascia protetta.

Per quanto amore si nutra nei confronti del proprio figlio, non dovremmo mai dimenticare di capire e comprendere, sforzandoci di essere obiettivi e soprattutto di non elevarci a giudici di nessuno. Lo psicologo Morelli ha in tv forse usato un linguaggio poco consono per esprimere un'idea e la conduttrice ha fatto bene ad opporsi, ma davvero dovremmo essere attenti ai bisogni e ai disagi di tutti.