Ha inevitabilmente suscitatoscalpore la notizia che il patron di Esselunga, Bernardo Caprotti, abbia deciso di lasciare in eredità ben 75 milioni di euro alla sua segretaria Germana Chiodi, molto di più di quanto l'imprenditore ha lasciato ai nipoti, che si dovranno "accontentare" di 15 milioni di euro. Caprotti ha voluto dimostrare la sua riconoscenza alla segretaria - manager che lo ha seguito per una vita, rivestendo un ruolo importante nel successo di Esselunga.

Chi è la segretaria-manager di Caprotti

Germana Chiodi ha 68 anni, e nonostante da alcuni sia in pensione, non ha mai smesso di seguire gli interessi dell'azienda, con un incarico di consulente.

Ha lavorato a stretto contatto con il patron per 40 anni, si dice che lui la conoscesse da quando era una bambina, ma nonostante il lungo periodo di collaborazione lei si è sempre rivolta a Caprotti dandogli del "Lei". Più che una semplice segretaria, negli anni la Chiodi si è trasformata in una super manager, e ha rivestito un ruolo di primo piano nella gestione dell'azienda, tanto che in molti la consideravano l'alter ego di Caprotti. Tra il 2006 ed il 2009 Caprotti le aveva dato 10 milioni di euro, ai quali ora si aggiungeranno i 75 milioni dell'eredità,che dovrebbero scendere a circa 69 milioni per la tassa di successione.

Una devozione totale

Entrata in azienda ventenne, la Chiodi è riuscita a fare carriera, assumendo un'importanza crescente.Una volta divenuta dirigente controllava o supervisionava tutti gli ambiti della società, persino la selezione dei quadri e dei manager di rango inferiore.

Passava moltissimo tempo in azienda, tanto che molto spesso se ne tornava a casa molto tardi. Una vita dedicata al lavoro, alla crescita dell'azienda di Caprotti, che si è dimostrato riconoscente nei suoi confronti fino all'ultimo, tanto da includerla nel testamento con una somma elevata, certamente di gran lunga superiore a quanto Germana ha guadagnato nella sua favolosa carriera di dirigente e "braccio destro" del patron.

Un ruolo ben oltre l'azienda

Le competenze di Germana andavano ben oltre la gestione della catena di supermercati. Si dice che aiutasse Caprotti anche a gestire la sua vita privata, dall'organizzazione delle battute di caccia del patron fino alle relazioni con i familiari, figli compresi. Rimanendo a suo fianco anche nei momenti di difficoltà. La Chiodi negli anni si era conquistata un ruolo di primo piano e la massima fiducia dell'imprenditore.