William Hardy, cittadino inglese che vive in Italia e ha iscritto il proprio figlio alla Scuola primaria Casati di Milano, è rimasto a dir poco esterrefattoquando suo figlio gli ha sottoposto una comunicazione degli insegnanti che chiedeva ai genitori di provvedere a fornire alla scuola una confezione di carta igienica. Una circostanza a cui molti genitori italiani ormai non fanno più caso, poiché in molti istituti da tempo è una consuetudine quella di sopperire ai tagli di fondi chiedendo agli alunni di portare da casa sapone, carta igienica e altro.

Ma che agli occhi di un cittadino inglese è sembrato qualcosa di sconcertante, tanto che si è sfogato sul web, e la questione è finita sui più importanti tabloid d'oltremanica.

La vicenda ha attirato la stampa nazionale inglese

Il genitore ha deciso di fotografare con il telefonino il volantino e condividerlo sul sito thelocal.it, che offre notizie sull'Italia in lingua inglese, molto frequentato da britannici che vivono in Italia o che hanno affetti o interessi nel Belpaese. Il post non è passato inosservato, e ha suscitato così tanto clamore che la notizia è stata ripresa da importanti media inglesi come The Indipendent, il Daily Mail ed altri a cascata. La notizia che gli alunni italiani sono costretti a portare a scuola la carta igenica per mancanza di risorse è rimbalzata su diversi tabloid, suscitando sconcerto e probabilmente anche ilarità.

La situazione delle scuole italiane

Negli ultimi lustri la prassi di fornire alla scuola carta igienica, sapone per le mani, una risma di fogli A4 e altri materiali di consumo si è andata consolidando, tanto che ormai viene vissuta con una certa normalità dalle famiglie italiane. In alcuni istituti scolastici ai genitori viene chiesto di fare una colletta per acquistare l'inchiostro per stampanti e fotocopiatrici.

Nell'Italia prima in Europa per corruzione, nel paese degli sprechi della politica mancano i fondi per la carta igienica nelle scuole. Un bene che costa pochi euro e che certo non mette in difficoltà le famiglie, ma è una realtà che vista dall'estero appare sconcertante, e certo non fornisce una bella immagine del nostro paese e del nostro sistema scolastico.