Bernardo Caprotti, il 'patron' storico di Esselunga, è morto a pochi giorni dal suo 91esimo compleanno. Nato il 7 ottobre 1925 in una famiglia di industriali cotonieri e tessili, terminati gli studi in legge si reca negli stati Uniti e, dopo un anno di permanenza, nell'estate del 1952 si ritrova a gestire l'azienda familiare alla morte del padre. Nel 1957, su iniziativa di Nelson Rockefeller, partecipa alla fondazione della prima catena di supermercati italiani; tuttavia, continua a occuparsi dell'azienda paterna e solo dal 1965 si occuperà dei supermarket (su modello di quelli americani) a tempo pieno.
Questo fu l'inizio di 'Esselunga', una delle catene di supermercati più diffusi in tutto il nord Italia.
Bernardo Caprotti: il re di Esselunga
'Non avevo nulla di speciale, a parte il fatto che parlavo l'inglese - ricordava spesso Caprotti riguardo la fondazione dei Supermarket Esselunga- ma più di questo, rispetto ad altri, non avevo grandi qualità'. Un gran lavoratore, concedeva pochissime interviste: è stato il perno, la colonna portante della catena di supermercati, arrivando a farne un'azienda con oltre 22 mila lavoratori. Caprotti aveva importato un modello di organizzazione e vendita degli Stati uniti, portandolo nella sede centrale di Limito di Pioltello (Milano). Le sue critiche al sistema dei supermercati e cooperative Coop sono diventate celebri, dopo aver scritto 'Falce e carrello', edito nel 2007, per il quale fu citato e condannato a risarcire con 300 mila euro la società 'Coop Italia'.
Esselunga perde il suo patron storico
Il 23 dicembre 2013, all'età di 88 anni, decise di rassegnare le dimissioni dalle sue molteplici cariche aziendali. Di recente, dopo aver ricevuto manifestazioni di interesse su Esselunga da Blackstone e Cvc, aveva dato mandato a 'Citigroup' (banca d'affari) per valutare la vendita della catena di supermarket.
L'annuncio della morte di Bernardo Caprotti è stato dato dalla moglie Giuliana. Per desiderio del famoso (e compianto) imprenditore, le esequie si svolgeranno in forma privata e non seguiranno necrologi.