Nata a Varese il 3 novembre1944, è stata il personaggio principale di molte commedie all'italiana negli anni settanta, anche in coppia con Pippo Franco che all'epoca era suo marito. Nei suoi primi film era conosciuta col nome d'arte Costanza Spada.Il suo primo film risale al 1966, "Mosca cieca"di Romano Scavolini,opera che al tempo destò un grande scalpore poiché in una scena si vide il seno della donna, venne in parte censurato proprio per questo. Un altro film importante in cui ha recitato è stato "4 mosche di velluto grigio" di Dario Argento,prodotto nel 1971.

Era gravemente malata

Laura stava combattendo contro una malattia, per la quale era ricoverata al Gemelli di Roma. Si è spenta il 29 settembre a 71 anni, anche se i familiari hanno voluto rendere pubblica la notizia il giorno dopo. I funerali si terranno a Roma, il 1 ottobre nella Basilica di San Lorenzo.Oltre ad essere stata attrice, ha avuto anche un passato nella musica, pubblicando diversi singoli. Il primo album è stato inciso insieme a Pippo Franco nel 1977, dal titolo "Il bello e la bestia".Due suoi singoli più famosi: "La Sua Mano" e "Scacco Matto" rilasciati nel 1980. Dopo circa 8 anni di singoli decide di far uscire un album per la Yep, album intitolato "Laura Troschel". Si ricordano gli esordi al Il Bagaglino, compagnia fondata a Roma da Pier Francesco Pingitore e Mario Castellacci.

Laura Troschel era stata la primadonna (Protagonista donna in un cast) del Salone Margherita, ricevendo critiche positive. Da qui in poi si è fatta conoscere sempre maggiormente, fino a partecipare da protagonista in due commedie musicali al teatro Brancaccio.

Il suo amore è sempre stato il teatro

Da donna poliedrica quale era, è stata anche conduttrice televisiva.

Nel 1979 ha condotto "C'era una volta Roma", mentre l'anno dopo le fu affidato "Scacco Matto", in collaborazione con la Lotteria Italia. Recentemente è apparsa nuovamente in televisione in telefilm quali "Un posto al sole" e "I ragazzi del muretto". L'ultima apparizione sul grande schermo risale al 2010, in un film thriller di Franco Salvia, "Il sottile fascino del peccato". Una donna che amava ciò che faceva, che ha continuato finché ne ha avuto la forza.