Un efferato omicidio è stato commesso nella tarda nottata di ieri, intorno alle ore 4:30, presso Chieti, amena e tranquilla città che la leggenda racconta sia stata fondata da Teti, la madre di Achille. Un uomo di 40 anni, il cui nome corrisponde a Fausto Di Marco, è stato trovato in una pozza di sangue, raggiunto alla gola, probabilmente, o da una coltellata, o da un coccio di vetro, che gli ha reciso la carotide senza lasciargli alcuno scampo. Qualcuno ha avvisato il 118, una volta visto l'uomo riverso su di un marciapiede in via Pescara, davanti a un negozio di Kebab, che prontamente arrivato sul posto, ha solamente potuto constatare il decesso dell’uomo.

In seguito sono arrivate anche le volanti della polizia per i sopralluoghi di rito, insieme al sostituto Procuratore della Repubblica del capoluogo teatino, Giancarlo Ciani.

Sull'omicidio indagano gli inquirenti

La polizia ha accompagnato presso la locale Questura diverse persone che a quell’ora erano nel locale e nei dintorni, ubicato in una zona assolutamente tranquilla della città, a ridosso del polo universitario “Gabriele D’Annunzio”, al fine di interrogarle per cercare di capire chi abbia potuto uccidere in maniera così barbara e crudele l’uomo, habituè della zona dove è stato assassinato e descritto da tutti come una persona tranquilla e senza precedenti penali.

Lo sgomento sui Social

Grandissimo lo sgomento e l'incredulità che trapela sui Social , dove tanti amici e conoscenti del ragazzo, piuttosto conosciuto nel capoluogo teatino, stanno, in queste ore di angoscia e profondo dolore, inserendo messaggi di cordoglio sotto i post degli articoli nei quali è riportata la tragica notizia, che ha svegliato nel peggiore dei modi possibile una città che non è di certo abituata a questo genere di notizie.

Particolari accorati risultano essere gli appelli rivolti alle persone che nelle scorse ore erano presenti nei pressi del luogo del delitto: chi ha visto parli e collabori con gli inquirenti. Fausto non meritava una fine così tragica.