Ore 13,19 di venerdì 30 settembre 2016, si conclude il lungo viaggio della sonda Rosetta, con un impatto cosiddetto "controllato" sulla Cometa 67P Churyumov-Gerasimenko, studiata approfonditamente per circa due anni. La conferma della fine della missione è giunta a Darmstadt, in Germania, presso il centro di Controllo dell'Esa, European space agency, con la perdita del segnale. Adesso non è più possibile comunicare con la navicella. Rosetta ha effettuato l'ultima manovra nella notte di giovedì, intorno alle ore 23, quella che l'ha fatta entrare in rotta di collisione con la cometa 67P, nell'area di Ma'at.
Nella discesa, Rosetta ha avuto la possibilità di studiare il gas della cometa, la polvere e l'ambiente del plasma, scattando immagini ad alta risoluzione. I dati raccolti sono stati inviati alla Terra poco prima dell'impatto.
Risultati e informazioni
Diversi risultati importanti riguardano la scoperta di ossigeno molecolare, azoto e "acqua con un sapore diverso" da quello "degli oceani della terra", si legge sul sito dell'Esa. Rilevata anche la Glicina, amminoacido che si trova nelle proteine, e il fosforo, componente fondamentale delle membrane cellulari e del Dna. La cometa si sarebbe formata in una zona molto fredda della cosiddetta “nebulosa protoplanetaria", mentre per il sistema solare era ancora l’alba.
Da quel periodo sono trascorsi oltre 4,5 miliardi di anni. Un’eternità.
L’attenzione del mondo
La missione di Rosetta, che è stata definita innovativa dal direttore generale dell'Esa, Johann-Dietrich Wörner, sembra destinata a entrare nella storia delle esplorazioni spaziali. L'obiettivo era quello di studiare l'origine delle comete per arrivare a comprendere quella del sistema solare.
L'esperienza è andata ampiamente oltre le aspettative: si ritiene che le informazioni raccolte impegneranno diverse generazioni di scienziati per i prossimi decenni. Un successo dal punto di vista tecnico, scientifico e non solo: il viaggio di Rosetta e del suo lander Philae ha polarizzato l'attenzione e immaginazione del mondo, suscitando anche la curiosità di un pubblico non riconducibile solamente alla comunità scientifica.
Ovunque, si è rivelata diffusa la sensazione di sentirsi a bordo di Rosetta in un viaggio ricco di emozioni.
La tabella di marcia dal 2004
Il nome della sonda è legato alla Stele di Rosetta, che consentì a Champollion di decifrare i geroglifici egizi. Una missione durata dodici anni, un viaggio di circa 8 miliardi di chilometri. Il lancio risale alle ore 7,17 del 2 marzo 2004. Tre i flyby, sorvoli ravvicinati, della Terra, nel marzo 2005, nel novembre 2007 e nel novembre 2009, uno di Marte, nel febbraio 2007, e due degli asteroidi 2867 Šteins e 21 Lutetia, rispettivamente, nel settembre 2008 e nel luglio 2010. Un anno dopo l'ibernazione, la parte del viaggio più lontana dal Sole. Un "letargo" durato 31, lunghi, mesi.
Quindi il risveglio automatico, il 20 gennaio 2014, grazie a un orologio interno, senza sollecitazioni provenienti dalla Terra. Successivamente il rendez-vous con la cometa 67P Churyumov-Gerasimenko, e l'inseguimento della stessa intorno al Sole. Il resto è già storia.