15 chili di marijuana pronti ad essere confezionati e ad essere immessi nel mercato della droga sono stati sequestrati dalla Polizia in un’abitazione nella frazione di “Sos Alinos”, a due passi da Orosei. Giorgio Chessa, 47 anni, allevatore di Orosei. Davide Chessa, barista 40enne anche lui di Orosei e Sandro Spina, 21 anni, allevatore di Onifai, sono stati arrestati nel pomeriggio di ieri, lunedì, dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Nuoro in collaborazione con i colleghi del commissariato di Siniscola.

Altri due giovani denunciati

Durante il blitz effettuato dalle Forze dell’Ordine sono stati anche denunciati a piede libero due giovani: uno di ventun’ anni, l’altro di 17 “perché trovati in possesso di alcune dosi di cannabis”, si legge nel verbale firmato dalla Polizia. “I 15 chili di marijuana – spiegano dalla Squadra Mobile - una volta venduti nelle piazze, avrebbero potuto fruttare più di cento mila euro. Considerando – concludono – che una dose da un grammo costa circa dieci euro”.

Per far essiccare la droga era stato pensato un sistema molto stravagante: la marijuana infatti era stata disposta sulle doghe di una rete di un letto per facilitarne l’essiccazione. Tanta altra droga invece era stipata in bustoni di plastica.

Il blitz fulmineo

Il fiuto degli agenti della Squadra Mobile di Nuoro ha fatto centro. Anche perché la casa di “Sos Alinos” era da tempo tenuta sotto osservazione. Alla Polizia non piaceva quel via vai che c’era intorno. Soprattutto di giovani anche tossicodipendenti. Per questo motivo la scorsa mattina hanno fatto scattare il blitz che ha portato in manette i tre presunti coltivatori e spacciatori.

Gli agenti infatti li hanno sorpresi all’interno dell’abitazione mentre erano intenti a confezionare le dosi di marijuana che già si era essiccata. E ne stavano facendo seccare tanta altra che – leggendo il rapporto della Polizia - avevano sparso in tutta l’abitazione. Sul letto, per terra. Nei mobili. In bagno. Dappertutto insomma.

Il blitz sarebbe scattato in seguito ad una segnalazione anonima arrivata al centralino della Polizia di Nuoro e finita nella scrivania del primo dirigente della Squadra Mobile, Paolo Guiso, che ha coordinato le indagini. I tre sono stati arrestati e ora si trovano rinchiusi nel carcere di Nuoro in attesa di essere sentiti dal magistrato che si occuperà del caso.