Nel Circolo Polare Artico e precisamente nell'isola di Spitsbergen, 600km a nord della Norvegia, che ha il controllo di questi territori, è stato costruito, scavato all'interno di una montagna rocciosa, un deposito-bunker chiamato Svalbard Global Seed Vault, dove sono stoccati i semi di ben 4,5 milioni di specie di piante provenienti da ogni angolo del pianeta. Un archivio che raccoglie un totale di circa 2,5 miliardi di semi, catalogati e conservati in modo ottimale, compito facilitato dalle rigide temperature artiche. Chi lo ha costruito e progettato lo ha fatto affinché in caso di catastrofi globali, eventi calamitosi ma anche una guerra mondiale combattuta con le super distruttive bombe nucleari moderne, la biodiversità non vada perduta.

I giornalisti di Vice Motherboard hanno avuto la possibilità di visitare il deposito: di seguito il servizio che hanno realizzato, in inglese:

Alcune curiosità sulla Svalbard Global Seed Vault

Tra i milioni di specie di sementi custoditi ad una temperatura di -18° per garantirne una perfetta conservazione, ci sono 150mila varietà di riso e 140mila di grano. L'esistenza di numerose varietà genetiche delle specie vegetali è fondamentale per la loro sopravvivenza, che altrimenti sarebbe messa a rischio da parassiti e malattie.

Nel mondo esistono numerose banche dei semi, ma queste sono integrate nelle città o nelle periferie dei grandi centri, ed in caso di catastrofe sarebbero vulnerabili. La Global Seed Vault svolge una funzione di "backup", conservando in un luogo sicuro milioni di specie di sementi, una sorta di "assicurazione" che qualsiasi cosa accada, garantisce la sopravvivenza della biodiversità del pianeta.

Chi sono i finanziatori del progetto

Il governo norvegese ha finanziato interamente la realizzazione della struttura che ospita la banca dei semi, e si è accollato le spese di manutenzione. Ma la realizzazione dell'immenso archivio di sementi è stato realizzato grazie a cospicue donazioni. Su un costo totale di 30 milioni di euro, la fondazione del fondatore di Microsoft Bill Gates ne ha sborsati 25, mentre i restanti sono stati donati da altri enti, tra cui la Fondazione del magnate David Rockfeller e la Monsanto.