Giuseppe Di Fonzo, 29enne già in prigione perché accusato di aver violentato la figlia di un'amica, è stato arrestato in relazione alla morte della figlia di soli 3 mesi, avvenuta lo scorso febbraio. Sarebbe stato l'uomo, secondo l'accusa, a soffocare la neonata ricoverata all'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Di Fonzo soffrirebbe della sindrome di Munchausen per procura.

Il personale sanitario segnalò il caso al Tribunale per i minorenni

La figlia di Di Fonzo era finita molte volte in ospedale, prima della morte. Il pm Simona Filoni ritiene che sarebbe stato proprio il 29enne a provocare grave lesioni alla piccola, tali da giustificare il ricovero in ospedale.

Non solo, Di Fonzo avrebbe soffocato la minore, avvertendo poi il personale sanitario. Fondamentale per inchiodare l'uomo è stata la testimonianza di un bimbo di 3 anni che, lo scorso febbraio, era ricoverato nella stessa stanza in cui si trovava la neonata. Il piccolo avrebbe simulato, dinanzi agli inquirenti, i gesti che avrebbe fatto l'uomo. Lo scorso 12 febbraio 2016, in quella camera d'ospedale c'erano solo Emanuela (la neonata), il padre e il bimbo di 3 anni. Di Fonzo, a un certo punto, avrebbe distratto il bimbo, cercando poi di soffocare la piccola. Questa si è salvata. Dopo 12 ore, il 29enne avrebbe tentato nuovamente di uccidere Emanuela, riuscendoci. La mamma della neonata era all'oscuro di tutto.

Il personale dell'ospedale pediatrico Giovanni Paolo XXIII segnalò subito il caso al Tribunale per i minorenni. La piccola, infatti, quando era stata ricoverata in ospedale non stava male. Dopo indagini minuziose, la Procura è riuscita a scoprire che il decesso di Emanuela è stato dovuto alle violenze commesse nei suoi confronti dal padre.

La sindrome di Munchausen si manifesta in modi diversi

Giuseppe Di Fonzo è affetto dalla sindrome di Munchausen per procura, un disturbo psichiatrico che porta il paziente a procurare ferite o uccidere figli o persone care per attirare su di sé l'attenzione. In sostanza, i pazienti cercano di procurare sintomi in altre persone (solitamente i figli) per farle ritenere malate. Le modalità in cui la sindrome di Munchausen per procura si manifesta sono differenti.