10 novembre 2016, Bari – Un uomo con precedenti penali per violenza sessuale su una minorenne è stato arrestato per aver ucciso la figlia di 3 mesi ricoverata in ospedale, soffocandola. Il delitto risale alla notte tra il 12 ed il 13 febbraio 2016.
I dettagli sull'omicidio:' l'uomo ha agito con premeditazione'
L’omicida, di 29 anni, è stato tratto in arresto per aver soffocato brutalmente la figlia di 3 mesi durante il ricovero in ospedale; l’omicidio risale alla notte tra il 12 ed il 13 febbraio e secondo i PM, l’assassino ha agito con premeditazione.
Dalle indagini svolte immediatamente dalla polizia locale e dai carabinieri, Giuseppe Difonzo, originario di Bari ha più volte tentato di soffocare la figlia durante i suoi 3 mesi di vita, provocandole così diversi problemi all’apparato respiratorio e continui ricoveri. Secondo le testimonianze ed i dati raccolti, l’uomo era già detenuto per violenza sessuale nei confronti di una ragazza minorenne. Dal 19 novembre 2015, al giorno del decesso, la piccola era stata ricoverata per un totale di 76 giorni. I suoi ultimi giorni di vita li ha trascorsi presso l’ospedale pediatrico Giovanni XIII della città di Bari.
I sospetti del personale medico sanitario
Quello che ha principalmente insospettito il personale medico sanitario dell’ospedale, che ha immediatamente contattato il tribunale per i minori, è stato un dettaglio non poco rilevante: la piccola, durante il suo periodo di ricovero stava bene e non aveva sintomi di alcuna patologia respiratoria che poteva giustificare il motivo dei numerosi ricoveri, avvenuti durante la sua breve vita.
Le indagini infatti hanno immediatamente accertato che la bambina era vittima di quelle che sono state definite 'azioni aggressive e violente' fatte dal padre, Giuseppe Difonzo, portatore della sindrome di Munchausen, una patologia psichiatrica che porta il paziente a voler attirare in maniera molto egoistica l’attenzione su di sé. Proprio per questa patologia l’uomo, nell’arco della sua vita ha subito diversi ricoveri, ed in particolare uno sarebbe stato conseguente ad un tentativo di suicidio.