Una voragine da prima pagina, quella che si era aperta a Fukuoka, città del Giappone meridionale, e le cui immagini avevano fatto il giro del web per l’eccezionalità dell’evento. La voragine si era aperta il giorno 8 novembre in un tratto di strada cittadina a 5 corsie, mangiandosi un passaggio pedonale e alcuni stalli per parcheggio. Larga circa 27 metri, lunga 30 e profonda ben 15 metri, è stata provocata dai lavori in corso nella attigua metropolitana, ma si è aperta fortunatamente in un orario di scarso traffico. Nessun ferito quindi, ma interruzione di acqua, gas e corrente per alcuni quartieri della città.

Sorprendente efficienza e rapidità di intervento

A vedere le immagini non ci si crederebbe, eppure in soli due giorni non solo l’enorme cratere è stato riempito, ma sono stati ripristinati gli allacci idrici e fognari, sostituiti semafori e pali della luce e ridisegnata la segnaletica stradale, tanto da rendere il tratto di strada già agibile per il traffico.

I lavori di riempimento della voragine e di ripristino dell’intera situazione stradale si sono svolti senza un attimo di sosta, giorno e notte, impiegando numerosi operai ed esperti ingegneri. Ai media, il sindaco di Fukuoka, Soichiro Takashima, avrebbe espresso la propria soddisfazione e annunciato che i 6200 metri cubi di sabbia e cemento utilizzati per riempire la voragine, hanno reso il suolo 30 volte più resistente di prima.

La voragine di marzo 2011

Il fatto di Fukuoka ha riportato alla mente i terribili eventi di marzo 2011, quando un violento terremoto si portò via, tra le altre cose, un intero tratto di strada lungo oltre 150 metri, causando disagi non indifferenti per i mezzi di soccorso che dovevano raggiungere più parti della città in totale emergenza.

Ma anche in quel caso, l’efficienza e la rapidità degli interventi non solo resero possibile la riparazione della strada in soli 6 giorni, ma furono fondamentali per la ricerca e il salvataggio di numerosi superstiti rimasti intrappolati sotto alle macerie.