Halloween è un festa di origine celtica che prima è divenuta una tradizione negli Stati Uniti e che poi è diventata famosa in tutto il resto del mondo. Noi italiani, infatti, ciò che da sempre abbiamo saputo su questa festa, lo abbiamo imparato dai film e serie tv che per la prima volta ci hanno mostrato come la notte del 31 ottobre arrivino streghe e mostri della notte. Simbolo della festa, a parte le streghe, i cappelli ed i vampiri che iniziano a girare per le nostre strade e feste, è sicuramente la zucca, intagliata e illuminata da dentro come una lanterna.

Purtroppo, quella che doveva essere una festa si è tramutato, ieri notte in tragedia e, gli Stati Uniti piangono ancora una volta. A Newburgh, cento chilometri da New York si è consumata la tragedia, dove due ragazze di 18 e 20 anni hanno perso la vita a seguito di una sparatoria in cui un giovane di 17 anni avrebbe aperto il fuoco e ferito, oltretutto, altre cinque persone. Ma cosa sarebbe accaduto esattamente nell'appartamento a Newburgh dove si mangiava, scherzava e si stava festeggiando la celebre notte di 'dolcetto o scherzetto?'.

Ancora non sono state chiarite le dinamiche della serata, sta di fatto che probabilmente a seguito di una lite, o di una discussione, forse di un gioco finito male, si sarebbe aperto il fuoco.

La polizia sta indagando ed interrogando le persone presenti alla festa proprio per cercare di ricostruire l'accaduto e, contemporaneamente è sempre alla ricerca del giovane accusato di omicidio. Ci lasciano così due ragazze appena maggiorenni che per una brutale fatalità si sono ritrovate le vittime di una tragedia che non le avrebbe dovute portare via così giovani.

Di fronte al dolore, allo sgomento, alle lacrime e forse anche alla rabbia, parenti, amici e vicini di casa delle vittime hanno improvvisato una marcia anti-violenza proprio di fronte al palazzo dove si sarebbe consumato il crimine e, sono stati lasciati fiori e candele. La risposta dei familiari è esemplare, non c'è odio nè violenza; ciò che possiamo vedere è solo un gran senso di civiltà, ciò che possiamo sentire è un'assordante silenzio che chiede giustizia.