Molto spesso dimentichiamo che le star, spenti i riflettori, vivano una vita normale - o quasi - come tutti noi, magari con qualche problema economico in meno, ma fatta di problemi di vario genere e natura.

La depressione post-partum

Ed a confermare ciò è proprio la storia della famose cantautrice Adele, che ha trovatoil coraggio di raccontare a Vanity Fair America il difficile momento di depressione in cui era inconsapevolmente caduta subito dopo la nascita del figlio Angelo, che oggi ha 4 anni.

La depressione post-partum non sempre si accompagna a pianti inconsolabili o pensieri tristi; come racconta la stessa cantautrice incominci a trovare tutte le scuse per non stare con il bambino, perché senti prevalere in te un senso di profonda inadeguatezza.

Giorno dopo giorno, cresce in te il desiderio di non farcela, perfino - come dice la stessa cantante - di aver preso la decisione sbagliata e pensi che nessuno può comprenderti e soffri in religioso silenzio, spesso fingendo che invece tutto vada bene.

Momenti tristi, veri e propri "blues" dell'anima che Adele inizialmente contrastava anche bevendo qualche bicchiere di vino in più, che la portavano a un'euforia tale da non farle ricordare più neanche ciò che avesse detto o fatto. Ma è proprio in questi momenti di euforia, di leggerezza, di distacco da se stessi che la cantautrice ha scritto alcune dei brani che l'hanno portata al successo mondiale.

Gruppi di ascolto e tempo per se stessi

Adele però si rende ben presto conto che questo comportamento non si accompagna più alla sua nuova vita di mamma, che comporta sacrificio e dedizione assoluta per il proprio bambino.

Accanto ad Adele c'era Simon Konacki - compagno da tanti anni e padre del piccolo Angelo - che coscienziosamente l'ha invitata a unirsi a gruppi di mamme in stato interessante, con cui avrebbe potuto condividere i suoi pensieri.

Inizialmente per la cantante l'idea di unirsi a un gruppo di sostegno sembravauna follia, poi poco per volta si è resa conto che era attratta proprio da madri con figli, per la grande pazienza e capacità di empatia e di ascolto che hanno.

Ha superato la depressione anche dedicando solo a se stessa almeno un giorno a settimana; una sorta di tempo di decompressione necessario per farci sentire persone, donne oltre che madri. "Perché essere persone migliori non può che farci diventare anche madri migliori" parola di Adele.