Il capo della polizia Franco Gabrielli a margine della presentazione del docufilm ‘’Blink, segnali di pericolo imminente’’ presso la Sala polifunzionale di Galleria Alberto Sordi a Roma, presente anche il Direttore Centrale Anticrimine Vittorio Rizzi, ha ribadito l’importanza di non abbassare la guardia in merito ai pericoli rappresentati dal terrorismo. ‘’in questo momento, ha detto il capo della polizia, credo che la soglia dell’attenzione debba essere particolarmente alta, per il tipo di minaccia che siamo chiamati ad affrontare. Perché chi porta questa minaccia ha interesse a colpire e fare danni.

L’unica soluzione è quella di prevenirne la capacità di azione.’’

Gabrielli, che ha confermato che la prevenzione nel nostro paese è dispiegata in maniera molto efficace, si è anche soffermato sull’aspetto di cogliere i segnali sul momento. ‘’Cogliere quei segnali che potrebbero essere importanti per evitare che queste persone rechino il danno che vogliono arrecare’’. Per Gabrielli fondamentale resta il coinvolgimento della popolazione. ‘’un efficace controllo sociale passa necessariamente attraverso il coinvolgimento delle comunità e delle persone. Non è pensabile che le forze di polizia abbiano una presenza così capillare sul territorio. Il concorso della segnalazione, che non significa delazione né arrecare una sorta di danno ad altri soggetti, significa invece mettere in campo tutti i sensori necessari per evitare che questo tipo di azione poi si verifichino.’’

Blink, un docufilm contro il terrorismo

Blink, sarà proiettato nelle questure e nelle scuole di polizia al fine di affinare le conoscenze specifiche sulla minaccia terroristica e consentire la massima divulgazione di possibili profili e modus operandi di attentatori.

In pratica un vero e proprio strumento didattico che si avvale delle preziose testimonianze dei maggiori esperti della lotta al terrorismo come il procuratore Franco Roberti, il Direttore della Polizia di Prevenzione Lamberto Giannini e il criminologo Massimo Picozzi. Obiettivo principale quello di sensibilizzare il poliziotto sull’importanza di cogliere l’attimo giusto nell’analisi dell’atteggiamento di un criminale, svolgendo al tempo stesso con lucidità la propria attività operativa. La prevenzione resta l’arma più efficace per contrastare iniziative di natura terroristica.