Non c’è pace per le zone terremotate di Umbria, Marche e Lazio. Dopo le dichiarazioni a sfondo millenaristico del viceministro israeliano Ayoub Kara (Terremoto “punizione divina” perché l’Italia si è astenuta sulla risoluzione Unesco contro Israele) e di padre Giovanni Cavalcolia Radio Maria (terremoto “castigo divino” per la legge sulle unioni civili), dilaga la lugubre ‘moda’ di imputare ad immateriali divinità la responsabilità della tragedia provocata dal sisma che ha messo in ginocchio l’Italia centrale. Ieri a La Zanzara è stato il turno di Giacinto Butindaro, sedicente ed autoproclamato ‘ministro del Vangelo’, attribuire la responsabilità del terremoto e di altre calamità naturali ai peccati dell’uomo come l’omosessualità.

“Sono un ministro del Vangelo, vivo e servo l’iddio vivente” perché chiamato da lui quando “ero ancora un giovinetto”. Così si presenta pubblicamente Giacinto Butindaro. “Anche tu pensi che i terremoti sono un qualcosa voluto da dio, una specie di punizione per noi?”, gli domanda sarcasticamente il conduttore Giuseppe Cruciani. “La parola di dio, cioè la Bibbia, dice che per l’ira di dio trema la terra” come “è scritto nel libro del profeta Geremia”. Questo significa che, almeno nel ragionamento contorto di Butindaro, “quando arriva un terremoto quella è una manifestazione dell’ira di dio”. Secondo il ‘ministro del Vangelo’ “è chiaro che i sismologi spiegano il terremoto” in maniera scientifica ma, al confronto con la parola della Bibbia “non importa quello che dicono i sismologi”.

Ma il dio di Butindaro “manda anche malattie, alluvioni e fulmini contro i suoi avversari”.

Terremoto colpa degli omosessuali

Poi, rivolto all’ebreo David Parenzo (esperto di Vecchio Testamento in quanto ebreo secondo Butindaro), afferma che è tutto scritto nel “libro di Giobbe”. Secondo lui, anche lo zio ‘religiosissimo’ di Cruciani, colpito veramente da un fulmine mentre era in macchina, avrà commesso sicuramente dei peccati per meritarsi la punizione divina.

La legislazione a favore delle unioni civili e l’omosessualità”, prosegue il ‘ministro’, sono un “abominio al cospetto di dio” e se qualcuno infrange questa legge “dio ti castiga”. Perché “quelli che fanno tali cose (gli omosessuali ndr) sono degni di morte”. Gran finale dedicato da Butindaro proprio a Cruciani che intanto fa i dovuti scongiuri: “Ti devi riconciliare con Gesù Cristo altrimenti l’ira di dio continua a rimanere su di te”.