In una scuola superiore di Rimini un ragazzo di 16 anni è stato umiliato e picchiato dai suoi compagni solo per il semplice fatto che era diventato il primo della classe. Un altro triste episodio di #bullismo che proprio in questi giorni è stato riportato da giornali e telegiornalie che fa riflettere a proposito del dramma che spesso sono costretti a vivere alcuni giovani che non hanno nessuna colpa.

Il ragazzo vittima di scherzi e insulti

Lo studente vittima dell'episodio di bullismo era arrivato da qualche mese con i suoi genitori nel riminese, che si erano trasferiti per motivi di lavoro e provenivano da un'altra città del nord.

Il ragazzo continuava ad applicarsi nello studio anche nella nuova scuola, fino a diventare il primo della classe, ma la sua colpa maggiore è stata proprio questa. E' così che è stato preso di mira da alcuni dei suoi compagni, probabilmente per invidia, e hanno iniziato a prenderlo in giro anche per via del suo accento. Per il giovane la situazione era diventava sempre più drammatica, in quanto lo sfottevano continuamente ed era diventato bersaglio di scherzi einsulti. Poi anche tramite l'utilizzo del web gli stessi ragazzi avevano anche coinvolto altre persone. Per lui era diventata veramente insostenibile tant'è che era molto angosciato e spaventato, mentre in classe veniva appellato come 'il professore'.

Poi un giorno in palestra è arrivato il gravissimo episodio di violenza: viene pestato da un gruppetto di ragazzi.

Sette giovani denunciati per stalking

Il ragazzo ha trovato infine il coraggio di raccontare tutto ai suoi genitori che rendendosi conto del suo stato e delle sofferenze a cui era sottoposto hanno deciso di fare denuncia nei confronti dei bulletti. Si tratta di sei minorenni e di un altro giovane che invece era già maggiorenne che ora sono tutti accusati di stalking e diffamazione, oltre al reato dovuto alle lesioni causate. Da quello che al momento è stato appurato sembra che tutti questi giovani neanche si rendevano realmente conto della gravità delle loro azioniverso la vittima e hanno anche detto che lo facevano per gioco. La decisione del giovane che ha subito queste ingiustizie è stata quella di trasferirsi in un'altra scuola e ricominciare.