Mentre ai piani alti si discute, si pianifica, si pontifica, la laboriosa gente del centro Italia, storicamente abituata a tirarsi sule maniche e a mettersi al lavoro, ha deciso di rimettere insieme i cocci lasciati dal Terremoto e di fare del proprio meglio per far ripartire il territorio. Le storie che si possono leggere scorrendo le pagine internet sono tantissime, piene di coraggio e di speranza, piene di voglia di fare e di combattere contro un destino malevolo.
La terra ha sempre tremato
Ci sono territori che in qualche modo con il terremoto ci convivono da sempre, ei comuni del Parco Nazionale dei Sibillini sono tra questi.
Già dopo la scossa del 24 agosto, e poi quelle del 27 ottobre, c'erano stati alcuni problemi, ma soprattutto si era risvegliata la paura, quella atavica di un "mostro" che non puoi combattere e che colpisce quando meno te lo aspetti. Poi il mattino del 30 ottobrela scossa più forte ha costretto molte aziende a chiudere.
Noi andiamo avanti lo stesso: Distilleria Varnelli
Tra queste c'è la storica Distilleria Varnelli, che ha sede a Muccia (provincia di Macerata). Fondata nel 1868 e fortemente legata all'area dei Sibillini, la Distilleria racconta un pezzo di storia di questo territorio e si fregia di un team dirigenziale tutto al femminile. Le sorelleGigliola Simonetta, Mari Donatellaed Orietta Maria Varnelli hanno sempre avuto una particolare attenzione al dialogo con la loro selezionata e affezionata clientela.
Lo stabilimento ora è chiuso per lavori di verifica, ma a dimostrazione della voglia di ripartire il più velocemente possibile l'evento "Varnelli & BarTales cocktail competition”, che si doveva svolgerelunedì 31 ottobre, non è stato annullato ma solo spostato di location.
Acqua Nerea
Ma l'Umbria non è da meno, e in questo caso allo stabilimento per l'imbottigliamento dell'Acqua Nerea, che si trova a Castelsantangelo sul Nera, vicinissimo all'epicentro del terremoto del 30 ottobre, le lavorazioni sono già riprese."La vita deve continuare a scorrere come l’acqua dei nostri Monti" ha detto il vicepresidente dell'azienda, mentre molte bottiglie di acqua sono state distribuite tra gli sfollati.
Caseificio Sibilla
Ad Amandola, comune del fermano fortemente colpito dal sisma, è rimasta un'unica attività produttiva aperta: il caseificio Sibilla continua a produrre le sue inimitabili mozzarelle STG (Specialità Tradizionale Garantita) anche se i suoi operai devono dormire in macchina o sotto le tende. Ma ogni sacrificio è ben accetto, se serve per garantire un futuro al territorio, ai monti Sibillini, ai propri figli che non si desidera veder crescere altrove che qui.
Molte altre sono le storie simili a queste che si potrebbero raccontare: non lasciamo sola questa gente che ha voglia di ricostruire e di tornare ad accogliere tutti coloro che amano la bellezza della loro terra.