Sembrava una giornata di shopping come tante altre per Cailey Fiesel, ventiquattrenne di Manatthan quando, al ritorno da un negozio Zara di Greenwich, ha avuto una macabra e sconcertante sorpresa.All'interno del vestito acquistato presso il noto rivenditore era, infatti, presente un topo cucito nell'abito. La ragazza si è accorta dell'insolita presenza notando che dalle cuciture del vestito spuntava fuori un "corpo estraneo" bianco che la ventiquattrenne ha poi scoperto essere la zampa del roditore che era in avanzato stato di decomposizione.

La ragazza ha affermato che, mentre indossava il vestito, sentiva qualcosa che le grattava la gamba ma non aveva fatto molto caso alla cosa pensando si trattasse della cucitura del vestito o una targhetta antitaccheggio.

Una volta alzata la cucitura del vestito, però, si è resa conto che non era un sensore ma un topo di più di sei centimetri che era in avanzato stato di decomposizione.La ragazza ha dato, poi, mandato al suo legale di citare in giudizio zara. L'avvocato della ragazza, Adam Deutsch, ha dichiarato che "Zara ha violato il suo dovere di esercitare una ragionevole cura nella progettazione, produzione, controllo, e distribuzione dei suoi prodotti che devono essere esenti da difetti, tra cui anche le infestazioni di roditori”. Il legale ha evidenziato come Zara sia famosa per produrre molto velocemente i propri capi con un lasso di tempo molto breve tra il design e la vendita sullo scaffale e, probabilmente, questa può essere stata una delle cause della disattenzione.

Come se non bastasse, successivamente, i medici hanno diagnosticato alla ragazza una grave eruzione cutanea imputabile al roditore.

La risposta di Zara non si è fatta attendere; il colosso internazionale ha infatti affermato tramite il proprio portavoce che si stanno facendo gli adeguati approfondimenti sulla vicenda e, soprattutto, che l'azienda ha rigorosi standard di sicurezza e si impegna a garantire che tutti i suoi prodotti soddisfino requisiti rigorosi.