Questo non è certo un buon periodo per il colosso sudcoreano Samsung. Dopo il ritiro del note 7 dal mercato per l'esplosione della batteria, ora è costretto a rispondere per 2,8 milioni di lavatrici che perdono, nel senso più proprio del termine, l'oblò in fase di lavaggio. I modelli interessati pare siano quelli costruiti tra marzo 2011 e novembre 2016, tutti venduti dalle grandi catene americane. La notizia si è divenuta virale dopo che 700 clienti hanno intentato una causa ai danni del colosso.
Lesioni gravi per alcuni acquirenti
Tra i clienti che hanno subito danni a causa dei mal funzionanti prodotti Samsung ce ne sono almeno nove che hanno riportato lesioni gravi.
Tra questi è stata riscontrata la rottura di una mandibola e la frattura di una spalla. Queste persone verranno senz'altro rimborsate considerando che i costi delle lavatrici in questione variano dai 450 ai 1550 dollari, in base al modello. La questione sembrerebbe essere particolarmente delicata se si considera il fatto che il colosso sudcoreano è tra i primi nelle vendite dopo la Apple. Negli Stati Uniti lo scandalo è stato talmente sentito da acquirenti e consumatori che attualmente è in atto una vera e propria Class Action.
Indagini in corso: secondo la multinazionale la colpa potrebbe essere del consumatore
La multinazionale sta effettuando attualmente controlli e verifiche ma si difende sostenendo che il problema potrebbe avere origine dal consumatore stesso, il quale, molto probabilmente, effettua dei carichi tropo pesanti oppure introduce indumenti poco consoni o resistenti ai lavaggi.
Ma si tratta solamente di congetture perché il problema ha origine sicuramente dagli scarsi controlli in fase di manodopera. Se non si sono verificate tali situazioni in tempi addietro può essere valida una sola ipotesi, ovvero l'abbattimento dei costi in fase di produzione. Ma non si è presa in considerazione l'ipotesi che un tale fallimento possa gravare molto pesantemente sulle entrate della Samsung stessa.
In che modo? Ad ora questi "'cherzetti' sono costati al colosso circa 5 miliardi di dollari. Ci sarà qualche altra sorpresa? Speriamo di no. Intanto se volete rimanere sempre aggiornati vi consiglio di cliccare sul tasto Segui all'inizio di questa pagina.