"La mia Imelda era dietro quella porta. Ci siamo passati mille volte davanti ma era chiusa a chiave". Non nasconde il dolore il marito della turista tedesca trovata morta sulla nave Sharden della Tirrenia. Ora sono saliti a quattro gli indagati per la morte della povera donna 74enne, Imelda Bechstein, ritrovata senza vita il 14 novembre scorso dopo che, poco dopo le 2 del mattino del 30 ottobre, era stata denunciata la sua scomparsa sul traghetto che da Porto Torres viaggiava in direzione Genova, al termine di una vacanza trascorsa in Sardegna in compagnia del marito.
L’inchiesta aperta dalla Procura per omicidio colposo vede nel registro degli indagati il comandante della nave, il meccanico addetto alle eliche di prua e i due ufficiali di macchina che hanno coordinato i soccorsi e avrebbero dovuto almeno aprire quella porta maledetta.
Il mistero del letto
"Eravamo stanchi quel giorno – ha raccontato la scorsa mattina agli inquirenti il marito della donna, assistito dagli avvocati Petruzziello e Cotugno – siamo andati a dormire nella nostra cabina poco dopo l’ora di cena. Poi però – continua l’uomo – intorno alle 2.30 della mattina mi sono svegliato per andare in bagno, e nel letto mia moglie non c’era più. Era sparita e non mi ero accorto di nulla".
A quel punto l’uomo ha immediatamente fatto scattare le ricerche, e la macchina dei soccorsi presente sul traghetto della Tirrenia si è subito messa all'opera.
Dopo ore e ore di ricerche, però, della povera turista tedesca non si era trovata traccia. "E pensare che di fronte a quella porta – ha dichiarato l’uomo agli inquirenti - ci siamo passati mille volte ma ricordo benissimo che era chiusa". Il marito ha anche raccontato agli investigatori che alla moglie era stato diagnosticato un principio di Alzheimer e spesso accadeva che si allontanasse senza di lui.
Investigazioni scientifiche
Un mistero nel mistero che – secondo gli investigatori – potrebbe nascondere delle sorprese. Ora infatti, dopo tutte le indagini effettuate, entreranno in campo gli esperti di tracce biologiche che hanno già trovato numerose incongruenze all’interno dei locali delle eliche di prua dove è stato trovato il corpo senza vita della vittima.
Gli specialisti della Scientifica hanno infatti confermato di aver recuperato nel condotto di ispezione delle eliche di prua (luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere) peli, capelli, mozziconi di sigarette: tracce che verranno affidate al genetista che dovrà estrarne il Dna. Ci saranno sicuramente ulteriori sviluppi e aggiornamenti.