fidel castro è sicuramente uno dei personaggi più controversi della storia del mondo, nato nel 1926, divenne leader di cuba con la rivoluzione che rovesciò la dittatura militare di Fulgencio Batista. Sia durante la sua vita, che adesso dopo l'annuncio della sua morte, il mondo si è diviso nella reazione alla notizia. Da una parte quelli che lo ricordano con affetto, dall'altra quelli che invece aspettavano questo momento da molto tempo. Una divisione netta e decisa, e forse in un certo senso anche comprensibile per diversi motivi, ma quando siamo di fronte ad una persona che muore, il braccio di ferro tra felici e scontenti suona sempre troppo cinico e decisamente macabro.
Messico, Bolivia e Venezuela e il ricordo di Fidel Castro
Enrique Pena Nieto presidente del Messico, ha dichiarato che a morire è stato un amico che ha sempre posto il dialogo sotto l'aspetto della solidarietà e del rispetto. Per il presidente boliviano Rafael Correa se ne è andato un grande leader, che ha reso Cuba una nazione unica al mondo. 'La sua è stata una grande storia basata sui principi di Bolivar e Martì', queste le parole del presidente venezuelano Nicolas Maduro, che oltre al post in memoria di Fidel Castro, ha pubblicato le sue foto insieme ad altre che riguardavano la rivoluzione cubana. Diverse telefonate dal Sud America sono giunte a Raul Castro per fargli le condoglianze.
Fidel Castro muore e a Miami fanno festa
A Miami per le strade di Little Havana, un gruppo folto di Cubani-americani si sono lanciati in una festa improvvisata con cori e slogan diretti al dittatore scomparso. Nemmeno i Media degli Stati Uniti si sono risparmiati, e diverse testate hanno portato titoli non proprio ortodossi.
Dal semplice 'Muore Fidel Castro il leader repressivo', passando per 'l'uomo che ha portato il mondo sull'orlo di una guerra nucleare', fino a quello del Washington Post che titola: 'Fidel Castro, l'uomo che ha trasformato il suo Paese in un Gulag'. La morte di Castro sarà al centro dell'attenzione mediatica ancora per molto tempo.