Ancora una volta si è tragicamente conclusa tra una folla di persone innocenti, la drammatica corsa di un camion dirottato da un estremista dell'Isis. Lunedì 19 dicembre, nella capitale della Germania, Berlino, si è consumata un'altra strage, con il drammatico bilancio di 12 morti e 48 feriti.

Il conducente del camion (un polacco trovato morto nella cabina dell'automezzo), a quanto risulta, avrebbe cercato in tutti i modi di evitare la strage, non riuscendo però nel suo intento.

Cos'è accaduto

Il 16 dicembre, il camion guidato dall'autista polacco ha lasciato uno stabilimento della Brianza, dove aveva caricato dei laminati.

Molto probabilmente, prima di superare il confine, il terrorista pakistano avrebbe preso possesso del mezzo.

A tal riguardo, il capo dell'antiterrorismo milanese, Alberto Nobili, ha avviato un fascicolo conoscitivo sugli spostamenti dell'automezzo in questione. Nel pomeriggio del 19 dicembre, il tir è stato parcheggiato nella zona antistante la Chiesa del Ricordo, per attendere il momento propizio in cui agire.

​Nella serata c'è stato l'attentato, che ha ricordato molto da vicino quello che già era accaduto a Nizza: il camion, dopo aver preso velocità, è salito sul marciapiede e ha investito molteplici persone: il bilancio della strage è di 12 morti e 48 feriti. C'è anche un italiana tra i dispersi, il suo nome è Fabrizia Di Lorenzo, e la notizia è stata confermata dall'ambasciatore italiano in Germania, Pietro Benassi.

Intanto l'agenzia stampa dell'Isis ha rivendicato l'attentato, chiamando il terrorista "un soldato dello Stato islamico" e confermando che l'attacco è stato una vendetta per quanto accaduto in Siria.

La reazione degli esponenti politici

La cancelliera tedesca Angela Merkel, riferendosi all'attentato di Berlino, ha detto: "Ritengo che la lotta senza tregua contro il terrorismo non debba intaccare né i valori né lo stile di vita scelto dalle democrazie".

Inoltre, incalzata dalle domande, ha aggiunto: "So che per noi tutti sarebbe particolarmente difficile da tollerare se si confermasse che a compiere quest'atto è stata una persona che ha chiesto protezione e asilo in Germania".

Vladimir Putin, presidente russo, ha affermato: "il crimine commesso contro i cittadini civili sconvolge per la sua crudeltà e il cinismo".

È intervenuta anche la premier britannica, Theresa May, la quale ha manifestato: "Dolore per la strage di Natale a Berlino e vicinanza ad Angela Merkel e a tutto il popolo tedesco".

Anche i rappresentanti italiani hanno espresso il proprio cordoglio tramite le parole del Presidente del Consiglio Gentiloni che, in un tweet ha dichiarato: "Le nostre lacrime e il nostro cuore con i fratelli tedeschi e con Berlino".