Che vi siano tantissimi oggetti che si muovono nella nostra galassia non è un mistero né preoccupa più di tanto. Allora perché la comunità scientifica è in allarme per 1991VG? Perché ha una provenienza e una natura sconosciuta e, fatto molto più importante, si avvicina alla Terra in maniera anomala.

Lo scoprì Jim Scotti, dall’osservatorio planetario dell’università della California. Scotti è uno specialista di queste ricerche e utilizzando impostazioni fuori gamma, notò questo corpo anomalo. Le sue dimensioni sono difficili da stabilire ma non dovrebbero superare i venti metri di diametro.

La sua orbita eliocentrica si allarga oltre il bordo della nostra galassia. Considerando il punto in cui è entrato nel cosmo, è già un mistero come abbia fatto a non impattare contro meteoriti, asteroidi o detriti spaziali.

Improbabile che sia avvenuto per pura casualità. Questo oggetto ha la capacità di spostarsi evitando la collisione con ostacoli che trova sul suo percorso. Quindi, non un corpo che segue una traiettoria prestabilita ma una piccola astronave guidata da qualcosa o da qualcuno? Da tempo, gli scienziati stanno cercando di risolvere questo rebus. Ma le ipotesi si contraddicono tra loro o non si completano.

Si muove come un automobilista ubriaco

Tra le tante teoria c’è quella della provenienza extraterrestre.

Sarebbe suffragata dalle curiose modalità con cui si sposta l’oggetto misterioso. Tra l’altro, accelera e decelera continuamente.

L’unico punto su cui sono tutti d’accordo è che nel 2017 sfiorerà la terra. Un incontro ravvicinato. Meno ravvicinato di questo, era già avvenuto nel 1975 mentre l’impatto con la Terra è previsto nel 2110.

Differenti le posizioni circa la natura del corpo. Per alcuni, in base alle attuali conoscenze astronomiche 1991VG non può avere origini naturali.

Tra queste caratteristiche strane, la rotazione e la luminescenza che hanno spinto alcuni studiosi a ritenere che si tratti del razzo utilizzato per mandare in orbita qualche satellite o del serbatoio di una navetta della missione Apollo.

Anche se l’ipotesi convince poco. Nella missione Apollo, i razzi Saturno, dopo aver lanciato la navicella, venivano programmati per schiantarsi sulla Luna, andare verso il Sole o continuare ad orbitare intorno alla Terra fino alla disintegrazione. Uno di questi, però, si fermò prima del previsto per insufficienza di carburante. Potrebbe essere questo. Anche le dimensioni sarebbero compatibili. Ma c’è un grosso punto interrogativo. Come avrebbe fatto un semplice razzo a effettuare una tale orbita, così lunga nel tempo e nello spazio senza sgretolarsi?

Forgan, è una sonda aliena, anzi lo escludo

A questa incongruenza vanno aggiunte le altre anomalie che non si spiegherebbero con questa supposizione.

Quindi, esultano i fautori della spiegazione extraterreste. Ma ad aumentare il sovrapporsi di teorie contrapposte si è messo l’astronomo Dungan Forgan che, dapprima, ha detto di non escludere l’ipotesi di una sonda aliena ma, in una successiva intervista, ha dichiarato di non credere che 1991VG abbia origini aliene.

Due matematici dell’università di Edimburgo, invece, si sono detti convinti che è molto concreta la possibilità che sonde extraterrestri circolino all’interno della nostra galassia. Certo, non è incoraggiante sapere che tutta la comunità scientifica è concorde nel ritenere che qualcosa si sta avvicinando alla Terra ma non ha la minima idea di che cosa sia.