Nella serata tra sabato e domenica, a Cagliari, si è verificato l'ennesimo incidente del weekend, periodo durante il quale, notoriamente, i sinistri stradali aumentano vertiginosamente. Questa volta, però, la dinamica con cui si sono verificati i fatti risulta piuttosto singolare.

Protagonista di due incidenti in poco tempo

La Toyota Yaris - questo il modello dell'autovettura guidata da un 30enne cagliaritano - ha urtato contro un'altra utilitaria, precisamente una Lancia Ypsilon, in viale Europa. La vettura travolta apparteneva ad un ragazzo di 22 anni di Sestu, il quale è rimasto sconvolto nel vedere che il conducente della Yaris non si è fermato dopo l'impatto.

Il trentenne, infatti, ha proseguito nella sua folle corsa, andando a schiantarsi poco più tardi in piazzetta Maxia, nell'incrocio tra via della Pineta e via Scano, due delle arterie cittadine più trafficate di Cagliari. La Toyota Yaris si è ribaltata, andando a finire nell'area riservata ai cani che si trova nella succitata piazza.

Sul posto si è recata ed è intervenuta la Polizia Municipale di Cagliari che ha eseguito i rilievi di rito per ricostruire al meglio la dinamica dell'incidente. Il conducente dell'utilitaria giapponese è stato sottoposto a test alcolemico, risultando positivo, con un valore che ha superato di ben 4 volte il limite minimo consentito dalla legge.

Al ragazzo è stata ritirata la patente ed è scattata inesorabilmente la denuncia per guida in stato di ebbrezza.

Insomma una notte che avrà lasciato certamente il segno non solo ai protagonisti dell'incidente, ma anche a tutti coloro che hanno casualmente assistito a quanto accaduto. Si è trattato di una carambola davvero pericolosa, simile a quelle che si vedono nei film statunitensi dove, però, è tutto finto, mentre in questo caso si è davvero rischiato tanto.

Per una città come Cagliari, per fortuna, si è trattato di una vicenda inusuale, visto che nel capoluogo sardo sinistri di questo tipo non sono numerosi. Alla fine la corsa scellerata del 30enne si è conclusa, fortunatamente, senza morti né feriti, evitando così che diventasse una vera e propria tragedia.