Sarebbe finita così, proprio in Italia, la fuga del ricercatissimo killer dell'attentato di Berlino degli scorsi giorni. È degli ultimi minuti infatti, la notizia secondo la quale Anis Amri sarebbe stato ucciso, nella notte, dalla polizia alle porte di Milano a Sesto San Giovanni, nei pressi della stazione.
Stavano eseguendo un normale controllo di routine in piazza Primo Maggio, nei pressi della stazione, in seguito ad una segnalazione, quando alla richiesta dei documenti da parte degli agenti un uomo, magrebino tra i 20 e i 30, ha estratto velocemente una pistola dallo zaino e iniziato a sparare sulle forze dell'ordine.
Prima che potessero rispondere al fuoco e uccidere l'attentatore, ancora solo presunto soldato dell'isis, una pallottola proveniente dalla calibro 22 del magrebino sembra aver ferito alla spalla un poliziotto inneggiando, come da consuetudine in questi casi, un "Allah Akbar".
Al momento dell'accaduto, intorno alle tre di questa notte, l'uomo colpito a morte dalla polizia, era sprovvisto dei documenti di riconoscimento per cui non è stato possibile risalire immediatamente alla sua identità. Solo pochi minuti fa l'agenzia Ansa, secondo una indiscrezione, ha potuto confermare che si trattasse proprio di colui che, qualche giorno fa, si scagliò con un tir, uccidendo e ferendo spietatamente, sui mercatini di Natale gremiti di gente nel cuore di Berlino riproponendo una "mini" strage di Parigi targata Isis .
Tra le vittime ricordiamo anche una giovane abruzzese emigrata in Germania per lavoro e che sarebbe dovuta tornare a Sulmona il giorno successivo all'attentato.
Non sarebbe in gravi condizioni fortunatamente, invece, il poliziotto colpito alla spalla da Anis Amri e trasportato immediatamente all'ospedale di Monza.
Ma l'allerta e la paura di nuovi episodi di carattere terroristico rimane e, alte sono le misure di sicurezza previste in Europa e anche in Italia per questi giorni di celebrazioni in tutte le principali città che si apprestano ad ospitare milioni di visitatori.