Debora Catinari e la figlia Aurora di 8 anni non sono sopravvissute al crollo della palazzina avvenuto alle ore 14.00 del 28 dicembre in Via Giacomo della Marca al civico 36 di acilia, nella periferia a sud della capitale romana.
I soccorsi dopo l'esplosione
Dopo il boato immenso che ha sconvolto tutta la zona coinvolta in questo tragico avvenimento, i soccorsi sono arrivati tempestivamente sul posto. I primi accertamenti e i riscontri in base alle persone residenti nello stabile, hanno confermato che una mamma e una figlia potessero essere in grave pericolo sotto le macerie.
Otto ore di ricerca, tra urla, speranza ma anche tanta angoscia e poi la triste verità: Aurora e Debora non ce l'hanno fatta, sono state travolte dall'esplosione e schiacciate dai resti della loro abitazione.
L'analisi della situazione: gli ultimi aggiornamenti
Dopo l'esplosione, le autorità intervenute hanno subito avviato un'indagine per comprendere la gravità della situazione, ma soprattutto per verificare la presenza di persone all'interno della palazzina di due piani al momento del crollo. Una coppia di anziani, marito e moglie, è stata subito messa in salvo e trasportata negli ospedali della capitale, una famiglia di origini cingalesi viene contattata telefonicamente e fortunatamente non erano in casa.
All'appello mancavano proprio loro, la tanto amata maestra Debora, 40 anni, e tutta la sua famiglia composta da una piccola bambina, Aurora di 8 anni e dal fratello Lorenzo di 15, insieme al marito Massimiliano.
Il figlio era uscito da poco per una commissione in un negozio non molto distante dall'abitazione mentre il marito era a lavoro.
Purtroppo mamma e figlia non riescono a sopravvivere e ora tutta la città di Acilia è travolta dal dolore e si stringe attorno a Massimiliano e Lorenzo. La sindaca Virginia Raggi si è subito recata sul posto per accertarsi di quanto accaduto. La procura di Roma ha aperto un fascicolo per disastro colposo, l'ipotesi più fedele è quella legata all'esplosione di una bombola del gas.