Sembrava la vendetta di un paziente oppure di alcuni colleghi contro i quali aveva testimoniato, invece l'aggressione dello scorso 10 novembre con soda caustica al medico Stefano Tondi affondava le sue radici in una motivazione più blanda ma non per questo meno pericolosa: la gelosia. I carabinieri di Modena hanno tratto in arresto un 59enne di Palagano, Daniele Albicini, per aver gettato della soda caustica in pieno viso al primario di Cardiologia presso l'ospedale di Baggiovara, finita addosso anche al figlio del dottore, Michele. Albicini è accusato dei reati di tentato omicidio e lesioni aggravate; le indagini hanno permesso di appurare che abbia agito per un motivo passionale, infatti è l'ex fidanzato dell'attuale compagna di Tondi.

L'aggressione era avvenuta davanti all'abitazione del medico, a Vignola (Modena); Albicini è residente a Palagano ed è un dipendente del distretto sanitario di Sassuolo. Da vent'anni conosceva la donna che adesso è compagna del primario, con la quale aveva avuto anche una relazione in passato. La ex fidanzata era diventata compagna di Tondi ad agosto ed evidentemente Albicini accusava il medico di avergliela "rubata", anche se non stavano più insieme da tempo. Modena, primario aggredito con soda caustica ha riportato danni alla cornea Aggressione del medico a Modena: figlio messo sotto protezione

L'esame del Dna

Albicini, già iscritto nel registro degli indagati per il reato, è stato incastrato dall'esame del Dna estrapolato dal bastone che l'uomo aveva usato per l'aggressione assieme alla pistola giocattolo con cui ha spruzzato la soda caustica sul dottor Tondi.

Infatti, il figlio del primario aveva raccontato che l'aggressore, dopo aver spruzzato la soda contro il padre, aveva anche cercato di inseguirlo brandendo un bastone. Si è conclusa così una storia che aveva fatto vivere per oltre un mese la Bassa modenese con l'incubo di una specie di serial killer oppure fatto sospettare che ad aggredire Tondi fosse stato un paziente insoddisfatto o una vendetta di alcuni colleghi contro i quali aveva testimoniato nell'ambito di un'indagine di malasanità. Inoltre, Albicini è sospettato di aver perpetrato un'altra aggressione nei confronti del primario lo scorso 3 novembre, una sorta di "prova" generale mascherata però come un tentativo di rapina.