E' stato arrestato Pasquale Longarini, magistrato con funzione di Procuratore capo della Repubblica di Aosta, nell'ambito di un'inchiesta della Procura della Repubblica milanese coordinata dal Pubblico ministero Roberto Pellicano e dal procuratore aggiunto Giulia Perotti.

L'accusa per il magistrato è quella di "induzione indebita a dare o promettere utilità" ai sensi dell'art. 319 quater del Codice Penale.

Assieme al magistrato è stato arrestato per lo stesso motivo anche Gerardo Cuomo, titolare del Caseificio Valdostano. Secondo la Procura di Milano il magistrato avrebbe fornito delle informazioni per risolvere dei problemi di natura giudiziaria.

Entrambi gli arrestati sono stati messi agli arresti domiciliari.

Chi è Pasquale Longarini?

Longarini non è nuovo alle pagine della cronaca. Divenne noto alcuni anni fa per essere stato uno dei magistrati inquirenti (assieme al P.m. Stefania Cugge) nel processo riguardante il delitto di Cogne che nel 2004 portò alla condanna in primo grado a 30 anni di carcere per Anna Maria Franzoni accusata dell'omicidio del figlio Samuele di soli 3 anni, pena che poi venne ridotta a 16 anni dalla Corte d'Assise d'Appello di Torino e confermata poi nel terzo grado di giudizio. Ma non solo, l'attività del magistrato in Valle d'Aosta iniziò a farsi sentire già nei primi anni '90 quando, appena arrivato, alcune sue inchieste portano all'arresto dell'allora (ed anche attuale) presidente della Regione Valle d'Aosta, Augusto Rollandin; in quel procedimento i reati contestati riguardavano in particolare voto di scambio e l'illecita concessione di contributi regionali ad aziende di trasporto pubblico.

Dal dicembre scorso Pasquale Longarino era diventato facente funzione di Procuratore Capo della Repubblica di Aosta dopo che la precedente procuratrice era passata altrove ed in attesa che il Csm nomini il nuovo dirigente definitivo.

Altre persone coinvolte

Altre persone sono coinvolte: l'altro arrestato risulta essere Gerardo Cuomo, titolare del Caseificio Valdostano, una delle aziende leader nella distribuzione di prodotti alimentari in Val d'Aosta. Secondo l'Ansa risulta esserci anche un terzo indagato.