E' successo in queste ore a Perdasdefogu, piccolo comune con meno di duemila anime dell'entroterra sardo, in provincia di Nuoro. La signora dopo aver acquistato – a suo dire – i semi on-line ha cresciuto e accudito le piantine con molta cura, innaffiandole da tempo al punto da farne una vera e propria piantagione. Infatti, le piante di marijuana rinvenute in questa coltivazione domestica erano circa quattrocentocinquanta e alcune di esse raggiungevano un altezza di circa un metro e mezzo. A fare scattare l'intervento delle forze dell'ordine è stata una segnalazione che ha messo nei guai la signora cinquantenne la quale si è mostrata ingenuamente convinta dell'innocenza del proprio gesto: ha asserito di non sapere che la coltivazione di tale sostanza fosse ancora illegale.
'Pensavo fosse legale'
Che la marijuana non fosse legale in Italia è una questione che non l'aveva sfiorata. A far scattare l'intervento dei Carabinieri del posto è stata una segnalazione giunta presso il più vicino comando dell'Arma. A seguito dell'intervento delle forze dell'ordine la signora è stata denunciata a piede libero dalla Procura della Repubblica di Lanusei; il reato a lei imputato - per il momento solo ipotizzato fino alla conclusione del processo - è quello di coltivazione di sostanze stupefacenti. La signora, una volta intercettata dai Carabinieri, ha ammesso di avere acquistato i semi online e di aver accudito e cresciuto le piante, innaffiandole regolarmente, convinta che ormai questo tipo di coltivazione fosse legale in Italia.
Il fatto che alcune di esse raggiungessero un'altezza di un metro e mezzo la dice lunga sull'accuratezza con la quale la signora ha trattato le sue "piccole amiche".
Italia seconda in Europa per consumo di cannabis
"Non pensavo fosse illegale" ha dichiarato la signora alle forze dell'ordine. Invece sappiamo che in Italia questa sostanza non è legale nonostante il suo consumo sia particolarmente diffuso tra la popolazione poiché, come dice il rapporto dell'Agenzia Europea sulle droghe (riferito al 2015), la popolazione del Belpaese è seconda in Europa per consumo di cannabinoidi (quarti per consumo di oppiacei e ottavi per consumo di cocaina). Il 19% dei giovani interessati dallo studio dichiara di averne fatto uso negli ultimi 12 mesi: uno su 5, percentuale inferiore solo a quella dei ragazzi francesi che si attesta al 22,1%.