Dal delitto di Garlasco ogni giorno emerge una novità. Dopo la vicenda del Dna che sembra non essere più utile alle indagini, e la conseguente probabile archiviazione del processo ai danni di Andrea Sempio, arriva una clamorosa rivelazione da parte del fratello di Chiara Poggi. Marco ha smentito parte del racconto che Andrea Sempio ha fatto di fronte ai carabinieri di Garlasco. Adesso non è chiaro come deciderà di muoversi la Procura di Pavia, che sembra orientata a mettere un punto sulla vicenda del delitto di Garlasco, perché considerava il Dna come unico criterio di valutazione per continuare l'iter del processo-bis.

Il problema è che la testimonianza del fratello di Chiara Poggi getta nuove ombre su una storia che è stata costellata di tantissimi errori, e anche diversi misteri che hanno caratterizzato i nove anni trascorsi dalla morte della ragazza.

Marco Poggi: 'Era spesso nella stanza di Chiara'

Andrea Sempio si è trovato improvvisamente coinvolto nel delitto di Garlasco, quando i legali di Alberto Stasi avevano fatto riaprire il caso con la storia del Dna sotto le unghie di Chiara Poggi. Da quel momento, un ragazzo che sembrava completamente estraneo alla vicenda pareva calzare in diversi elementi d'indagine. Oltre al Dna, le scarpe che corrispondevano all'orma trovata nel sangue e le diverse chiamate a casa Poggi concentrate in appena due giorni.

Quando sembrava che stesse per uscirne indenne, è emerso un clamoroso colpo di scena, Marco Poggi dice alle autorità che non è vero quanto racconta Andrea Sempio quando sostiene che non è mai stato nella loro casa. Anzi, dice di più, racconta che è stato diverse volte sia dentro casa, sia in camera di Chiara Poggi.

Delitto di Garlasco e il mistero del video

Stando a quanto cita il sito del Corriere della Sera, nelle giornate passate al pc di Chiara Poggi non c'erano solo Marco e Andrea Sempio, ma anche una terza persona. Secondo quanto riportato dal sito del Corriere, Marco Poggi sarebbe stato al corrente di un segreto che riguardava sua sorella ed Alberto Stasi, in particolare un presunto video dell'allora coppia di fidanzati.

Ancora non è chiaro come possa inserirsi in quello che poi è stato un efferato omicidio, ma di certo in tutta questa storia vi è un'infinità di piste mai seguite fino in fondo, filoni di indagini lasciati a metà, e che avrebbero potuto dare al delitto di Garlasco una verità più limpida molti anni prima.