Andrea Sempio è al centro delle indagini, questo da quando il suo nome è comparso nel registro degli indagati. Importante ricordare che al momento è soltanto come atto dovuto, ma la sua vita è stata comunque stravolta. Dopo che le analisi sulle tracce biologiche per i frammenti di DNA trovati sotto le unghie di Chiara Poggi, hanno dato esito negativo nel riscontro con Alberto Stasi, la linea delle indagini ha preso un'altra strada, finendo su un ragazzo che faceva parte del cerchio di amicizie del fratello. Interrogato due volte in seguito all'omicidio di Chiara Poggi, Andrea Sempio avrebbe fornito risposte sui suoi spostamenti e su alcuni atteggiamenti in seguito al delitto, che oggi vengono nuovamente riascoltati.

E' importante ricordare che ogni elemento di indagine su quale ci si sta basando, deriva da quanto presentato dalla difesa, per cui si attendono riscontri delle indagini per poter avere un quadro completo.

Andrea Sempio e l'alibi

In merito al delitto di Garlasco, viene riascoltato il racconto di Andrea Sempio perché almeno tre elementi sembrerebbero un po' troppo precisi, tanto da essere ritenuti poco chiari. Ovviamente si sta cercando di rivedere se tali racconti potranno essere smentiti, o se si tratterà solo di dubbi infondati. Alcune testimonianze in merito alle indagini del tempo, dicono che tanta minuziosa precisione meravigliò le autorità, ma non vi furono elementi sufficienti per procedere contro Andrea Sempio.

Secondo la difesa di Alberto Stasi, il proprio assistito è stata la strada più facile per chiudere il caso e trovare un colpevole; qualsiasi altra pista è stata esclusa a priori senza approfondire. Vediamo nello specifico cosa non convinse del tutto chi lo ascoltò.

Lo scontrino del parcheggio

Andrea Sempio venne ascoltato in due occasioni, cinque giorni dopo il delitto e il 4 ottobre dell'anno successivo.

Il fatto che risultò strano è che solo nella seconda deposizione, Sempio dichiarò di essere stato a Vigevano in una libreria, e presentò un biglietto di un parcheggio che avrebbe collocato la sua Daewoo bianca in Piazza S. Ambrogio. Da qui si recò alla libreria di Piazza Ducale. Due elementi sono adesso sotto verifica, perché secondo gli inquirenti presentano delle stranezze: il primo è che oltre a non essere una prova certa, ciò che ha lasciato qualche perplessità è che il biglietto del parcheggio sia stato conservato per ben un anno e mezzo.

Il secondo elemento riguarda la libreria, che pare il lunedì mattina sia sempre chiusa, se venisse confermato che anche nel 2007 l'orario di aperture fosse lo stesso, l'alibi vacillerebbe.

Le telefonate a Casa Poggi

Dal 4 all'8 agosto, Andrea Sempio chiamò tre volte la casa di Chiara Poggi con il suo cellulare. Cosa apparsa strana alle autorità, perché nei mesi precedenti lo fece un paio di volte soltanto. Sono però le chiamate del 7 e 8 agosto che oggi alimentano i sospetti degli inquirenti, visto che l'amico Marco non poteva esserci, in quanto partito in vacanza con la propria famiglia. Andrea Sempio si è difeso sostenendo che Marco gli disse che partiva, ma non la data esatta. Su questo, secondo invece quanto sostiene la difesa di Alberto Stasi, il fratello di Chiara Poggi qualche sera prima dell'omicidio disse chiaramente agli amici che sarebbe partito il 7 agosto, e Andrea Sempio quella sera era presente.

Inoltre su una delle tre chiamate, Sempio dice di aver sbagliato a chiamare la casa di Chiara Poggi, perché sul suo telefonino aveva registrato il numero di casa e quello del cellulare di Marco in maniera troppo simile: "Poggi casa" e "Poggi cel". Tutto quanto è al momento sotto un'accurata analisi, e soprattutto si cerca di capire se in questo alibi ci sono delle lacune su cui all'epoca dei fatti non è stata fatta luce. Se il ragazzo è estraneo all'omicidio di Chiara Poggi, saranno le indagini a riabilitare la sua posizione.